Un tempo bandiera ufficiale del Paese, è tornata in auge nel 2011, all'inizio della rivoluzione siriana
Dalla caduta di Bashar al-Assad, il cui regime è stato rovesciato domenica da una breve offensiva di una coalizione di ribelli guidati dagli islamisti di Hayat Tahrir al-Cham (Htc), in Siria e nella diaspora siriana sventolano bandiere diverse da quella ufficiale del Paese.
La bandiera utilizzata dagli oppositori del regime di Assad presenta tre strisce orizzontali, una verde, una bianca e una nera, oltre a tre stelle rosse.
La bandiera ufficiale utilizzata finora ha tre strisce orizzontali, una rossa, una bianca e una nera, oltre a due stelle verdi.
La bandiera della rivoluzione, l'ex bandiera ufficiale della Siria
La bandiera utilizzata dai ribelli e dagli oppositori di Bashar al-Assad è tornata in auge nel 2011, all'epoca della rivoluzione siriana.
In precedenza era la bandiera ufficiale del Paese, issata per la prima volta ad Aleppo nel 1932 e adottata ufficialmente nel 1936, quando la Siria ottenne la semi-indipendenza dalla Francia. È stata mantenuta nel 1946, quando il Paese ha ottenuto la piena indipendenza dopo la fine del mandato francese.
Le tre stelle rosse rappresentano i distretti di Aleppo, Damasco e Deir ez-Zor. Il verde della bandiera corrisponde al colore preferito dal profeta Maometto.
Cambio di bandiera nel 1980
Nel 1980, il regime baathista di Hafez al-Assad, padre di Bashar, decise di tornare alla bandiera che era apparsa per la prima volta nel 1958, al momento dell'unificazione della Siria con l'Egitto di Nasser.
Le due stelle della bandiera rappresentano i due Stati costituenti la Repubblica Araba Unita. I colori sono ispirati alla bandiera egiziana: rosso (sangue dei martiri), bianco (pace) e nero (passato coloniale). I colori illustrano la prima grande rivoluzione araba, quando Nasser rovesciò la monarchia egiziana nel 1952.