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Tre militari morti in attacco israeliano nel sud del Libano, dipendente Unrwa ucciso a Gaza

La sede di Al Jazeera a Ramallah, in Cisgiordania, 5 maggio 2024
La sede di Al Jazeera a Ramallah, in Cisgiordania, 5 maggio 2024 Diritti d'autore  Hussein Malla/Copyright 2024 The AP. All right reserved
Diritti d'autore Hussein Malla/Copyright 2024 The AP. All right reserved
Di Maria Michela D'Alessandro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'esercito israeliano ha attaccato nell'ultimo giorno più di 160 obiettivi militari di Hezbollah in tutto il Libano. Un dipendente dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) è morto dopo che un missile israeliano ha colpito un veicolo a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza

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Non si ferma l'escalation in Medio Oriente dove si contano morti e feriti su tutti i fronti dei conflitti in corso, dal Libano alla Siria. Giovedì l'esercito libanese ha affermato che tre dei suoi soldati sono stati uccisi dal fuoco israeliano nel sud del Libano, non lontano dal confine.

Nelle ultime 24 ore l'esercito israeliano ha sostenuto di aver ucciso circa 20 militanti di Hezbollah e colpito oltre 160 obiettivi.

Nello stesso giorno il ministero della Sanità libanese ha fatto sapere che sono 28 le persone morte negli attacchi israeliani in Libano, mentre altre 139 sono rimaste ferite. Dall'8 ottobre 2023 i morti nel Paese sono 2.574, i feriti 12.001.

Israele colpisce la Siria

Nella notte tra mercoledì e giovedì Israele ha colpito con attacchi aerei sulla Siria un'area residenziale di Damasco e un sito militare a Homs, uccidendo un soldato e ferendo altre sette persone. Secondo l'agenzia di stampa siriana Sana le forze armate israeliane "hanno lanciato un attacco dal Golan siriano occupato e dal nord del Libano prendendo di mira due siti" nel distretto di Kafr Sousa a Damasco e un sito militare vicino a Homs, una provincia centrale che confina con il Libano, dove le truppe israeliane stanno combattendo il gruppo militante Hezbollah.

Blinken in Medio Oriente per l'undicesima volta da ottobre 2023

Dopo Israele e Arabia Saudita il segretario di Stato Usa Antony Blinken sarà giovedì in Qatar, il Paese del Golfo considerato il mediatore chiave per conto di Hamas. È l'undicesima volta dal 7 ottobre 2023 che il capo della diplomazia statunitense è in viaggio nella regione nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica al conflitto.

A poco più di una settimana dalle elezioni presidenziali Usa, la morte di Yahya Sinwar potrebbe facilitare il negoziato sulla liberazione degli ostaggi che l'ex leader di Hamas ostacolava. Il viaggio in Qatar punta a capire quanto sia cambiato l'atteggiamento del movimento palestinese della Striscia di Gaza.

A Parigi la conferenza sul sostegno al Libano

In programma giovedì a Parigi la conferenza internazionale sul sostegno al Libano che verrà aperta dal presidente francese Emmanuel Macron. All'appuntamento sono attesi circa 70 Paesi e 15 organizzazioni internazionali, ha precisato il ministro il ministro degli esteri Jean-Noel Barrot. Tra questi anche il premier libanese Najib Mikati.

''L'obiettivo - ha garantito Barrot - è anzitutto riaffermare la necessità di un cessate il fuoco, di una risoluzione diplomatica e di una cessazione delle ostilità, mobilitare l'aiuto umanitario del più ampio numero di Paesi possibile e sostenere le istituzioni libanesi,a cominciare dalle forze armate'', ha dichiarato Barrot ai microfoni di radio Rtl.

L'accusa di Israele: 6 giornalisti di Al Jazeera legati ad Hamas

Mercoledì l'esercito israeliano ha accusato sei giornalisti di Al Jazeera che si occupano della guerra a Gaza di essere anche combattenti attuali o ex combattenti pagati da gruppi militanti palestinesi. Israele ha citato documenti trovati nella Striscia insieme ad altre prove di intelligence che proverebbero che quattro dei giornalisti sono o sono stati affiliati ad Hamas e due alla Jihad islamica palestinese. L'emittente con sede a Doha, in Qatar, ha respinto le accuse definendo le affermazioni "inventate" e "parte di un più ampio modello di ostilità" verso la rete pan-araba.

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