Durante la visita in Israele il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto che è il momento di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, aggiungendo che lo Stato ebraico deve fare di più per consentire l'arrivo degli aiuti. Mercoledì Blinken in Arabia Saudita
Le forze di difesa israeliane hanno confermato di avere ucciso Hachem Safieddine, presunto successore del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso in un bombardamento mirato il mese scorso a Beirut. In qualità di presidente del Consiglio esecutivo del gruppo armato, Safieddine era un membro di alto rango dell'organizzazione e cugino di Nasrallah. I media israeliani hanno precisato che Saffiedine è stato vittima di un attacco aereo israeliano su Dahiyeh, periferia sud di Beirut, tre settimane fa.
Non ci sono ancora commenti da parte di Hezbollah: martedì il movimento libanese filo-iraniano ha invece rivendicato l'attacco di sabato scorso alla residenza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu a Cesarea.
Hezbollah: Razzi lanciati contro la base del Mossad vicino a Tel Aviv
Mercoledì Hezbollah ha reso noto di aver lanciato nella mattina una salva di razzi contro una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv, "in risposta ai massacri del nemico". Si tratta della base di Glilot dell'Unità 8200, che è già stata presa di mira più volte da Hezbollah.
L'aviazione israeliana ha invece effettuato una serie di attacchi notturni sulla periferia sud di Beirut, roccaforte del gruppo filo-iraniano.
Blinken incontra Herzog e Netanyahu, mercoledì in Arabia Saudita
Tramite una nota il dipartimento di Stato Usa ha riferito che Antony J. Blinken ha incontrato martedì il presidente israeliano Isaac Herzog a Tel Aviv. Blinken ha ribadito l'incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele. I due interlocutori hanno discusso degli sforzi per promuovere una soluzione diplomatica lungo la Linea blu che permetta ai civili di entrambi i lati del confine di tornare nelle loro case. Il segretario ha sottolineato l'importanza di ristabilire un flusso costante di aiuti umanitari a Gaza e ha ribadito la necessità di porre fine alla guerra in modo da garantire il rilascio degli ostaggi e creare le condizioni per una stabilità regionale più ampia.
A Gerusalemme Blinken ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu: per il segretario di Stato Usa la risposta in Iran dovrebbe essere moderata e l'azione di terra in Libano dovrebbe terminare, sfruttando i successi militari di Israele e trasformandoli in successi strategici. Blinken ha anche presentato la road map americana per porre fine alla guerra. L'ufficio di Netanyahu ha affermato che qualsiasi progetto deve raggiungere gli obiettivi di guerra di Israele: liberare gli ostaggi, eliminare le capacità militari e di comando di Hamas e garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia.
Mercoledì Blinken sarà in Arabia Saudita per colloqui sulla normalizzazione con Israele.
Financial Times: Soldati Unifil colpiti da sospetto fosforo bianco
Secondo un rapporto riservato, visionato dal Financial Times, che descrive diversi recenti incidenti in cui le forze dell'Idf hanno attaccato i caschi blu dell'Onu in Libano, l'esercito israeliano è entrato con la forza in una base dell'Unifil e una volta uscito "si sospetta che abbia utilizzato il fosforo bianco, una sostanza chimica incendiaria, abbastanza vicino da ferire 15 peacekeeper".
Secondo il quotidiano britannico il rapporto sarebbe stato preparato da un Paese che fornisce truppe all'Unifil e parla di una dozzina di episodi descrivendone alcuni. Tra questi uno che risale al 13 ottobre, quando, secondo l'Unifil, due carri armati israeliani hanno sfondato il cancello principale di una base, per poi ritirarsi 45 minuti dopo in seguito alle proteste dei caschi blu. Circa un'ora dopo sarebbero stati sparati diversi colpi a circa 100 metri dalla base, che hanno emesso "fumo di sospetto fosforo bianco" diffusosi nella base e ferendo 15 peacekeeper. Le Idf hanno affermato che un carro armato sotto attacco stava cercando di evacuare dei soldati feriti e pertanto è stata creata una cortina fumogena per fornire copertura.
Quel giorno l'Unifil ha reso noto che, "nonostante indossassero maschere protettive, quindici peacekeeper hanno subito effetti, tra cui irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo". Le munizioni al fosforo bianco non sono vietate dalla Convenzione sulle armi chimiche e il loro utilizzo da parte dell'esercito israeliano è stato documentato già nel 2006 contro obiettivi militari in Libano.