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Meloni in Libano: "Inaccettabile l'attacco" di Israele a basi Unifil, caschi blu "necessari"

La premier italiana Giorgia Meloni, Beirut, Libano, 18 luglio 2024
La premier italiana Giorgia Meloni, Beirut, Libano, 18 luglio 2024 Diritti d'autore  AP
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Di Maria Michela D'Alessandro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è la prima leader europea a visitare il Libano dopo l'escalation con Israele. Prima di Beirut la premier è stata ricevuta da Re Abdullah II di Giordania ad Amman. Focus su Unifil, sfollati e cessate il fuoco

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"Considero inaccettabile attaccare l'Unifil e chiedo, ancora una volta, che tutte le parti facciano ogni sforzo per garantire in ogni momento la sicurezza dei soldati".

Le dichiarazioni sono della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni venerdì a Beirut, durante una conferenza stampa congiunta con il premier libanese Najib Mikati.

Tra gli incontri della premier anche quello con il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri, con cui Meloni si è confrontata sulla situazione in Libano e nella regione e sugli sforzi in corso per giungere a un cessate il fuoco in Libano e a Gaza.

L'Italia insieme agli altri partner della comunità internazionale ha lanciato un appello affinché ci sia un cessate il fuoco di 21 giorni
Giorgia Meloni
Presidente del Consiglio italiana

Con i suoi interlocutori, si legge in una nota di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio ha ribadito la necessità di assicurare in ogni momento la sicurezza del personale Unifil e ha avuto uno scambio su come promuovere una reale e piena applicazione della risoluzione 1701 dell'Onu.

Meloni ha poi rinnovato l'impegno dell'Italia per sostenere le capacità delle forze armate libanesi in modo che possano assumere le responsabilità previste all'interno della risoluzione Onu, e si è detta convinta sul rafforzamento di Unifil.

Premier libanese: condanniamo gli attacchi di Israele a Unifil

"Il Libano condanna gli attacchi israeliani e le minacce all'Unifil che sono una palese violazione della legittimità internazionale", ha detto il premier uscente libanese Najib Miqati, al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni.

"Dobbiamo unirci assieme contro questo flagrante attacco contro il ruolo di Unifil e la sua importante missione nello stare dalla parte del Libano e dei libanesi", ha aggiunto Mikati.

Per questioni di sicurezza Giorgia Meloni non ha potuto visitare la base Unifil. "I militari della Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) saranno necessari in ogni scenario post conflitto", ha comunque sottolineato Meloni.

La premier si è detta orgogliosa di essere la prima capo di governo europea ad aver visitato il Libano dall'inizio dell'escalation con Israele.

Nel giorno in cui il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento all'interno del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Gjader dei migranti trasferiti mercoledì in Albania, Meloni ha dichiarato che l'Italia è impegnata a sollevare la questione dei rifugiati siriani in Libano a livello internazionale.

"Stiamo lavorando con i nostri partner europei per creare le condizioni necessarie a permettere il ritorno dei rifugiati in Siria", ha affermato Meloni, aggiungendo che "il ritorno deve essere volontario, sicuro, sostenibile e dignitoso".

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