Il bando emesso dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti a giugno entra in vigore: vietate vendita e forniture di consulenze di software e tecnologie alla Russia
PUBBLICITÀÈ entrata in vigore giovedì la parte finale delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti lo scorso giugno sulla vendita, fornitura e progettazione di software e servizi tecnologici alla Russia. L'obiettivo secondo il Dipartimento del Tesoro Usa, è di impedire al settore della difesa russo di continuare a impiegare sistemi tecnologici occidentali.
Saranno messe al bando dunque le consulenze da parte di cittadini statunitensi e la vendita di programmi di gestione e di altri servizi basati su cloud. Nel provvedimento di giugno erano state aggiunte sanzioni a circa 300 tra persone ed entità russe e misure secondarie contro istituzioni finanziarie eventualmente coinvolte nell'aggiramento di tali divieti.
Anche l'Unione Europea ha imposto sanzioni sulla vendita di tecnologia e in altri comparti alla Russia, rinunciando all'equivalente di oltre 48 miliardi di euro di esportazioni (a parte i 91 miliardi di euro di importazioni da Mosca).
L'ultimo pacchetto, il tredicesimo per l'Ue dall'invasione dell'Ucraina è stato approvato dopo la morte di Alexei Navalny lo scorso febbraio. Nella stessa occasione gli Usa avevano emesso altre corpose sanzioni, sostenendo che la misura sta avendo un impatto determinante sull'economia della Federazione Russa.