Le minoranze denunciano "il furore ideologico" del governo "che equipara la canapa alle droghe" e parlano di "accanimento proibizionistico"
La Camera dà il via libera alla stretta sulla cannabis light, contenuta nell'articolo 18 del ddl sicurezza. Dure le critiche delle opposizioni in Aula. "La cannabis quando è a basso contenuto di Thc ha effetti psicotropi pari al basilico, la noce moscata è più drogante della sostanza che state rendendo illegale", ha affermato la dem Rachele Scarpa. "State facendo saltare una intera filiera", ha avvertito Gianmauro Dell'Olio del M5s.
"Il governo Meloni mette fuori legge un asset produttivo del nostro Paese lasciando senza lavoro 30.000 persone che lavorano nel nostro paese la cannabis light. Il ministro Nordio non spiega come sia possibile rendere illegale un settore produttivo che è legale in Europa che lavora la cannabis light mentre il Tar del Lazio ha stabilito che questa sostanza non è uno stupefacente". A dichiararlo è il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
Nessun rischio per la filiera, dicono i Fratelli d'Italia
"Le polemiche dell'opposizione sono, anche in questo caso, strumentali e surreali. Accusandoci di mettere a rischio la filiera della canapa, dimostrano di non aver né letto né tantomeno capito ciò di cui si parla: le modifiche fatte dall'emendamento non vanno a incidere sulle norme già esistenti, ma vanno a ribadire ciò che nella legge 242/16 è disciplinato. Legge che, ricordiamolo, è stata votata da Pd e M5s, e che tollerava la commercializzazione del fiore esclusivamente fresco e al solo scopo ornamentale, ovvero vietandone la commercializzazione del prodotto essiccato. Per il resto, vige tutt'oggi quanto disposto dalla legge 309/90". Lo dichiara, in una nota il deputato di Fratelli d'Italia Marco Cerreto, capogruppo FdI in commissione Agricoltura alla Camera.
"La fumosa polemica dell'opposizione evidentemente è finalizzata a difendere tutti coloro che, aggirando illecitamente la legge, commercializzano l'infiorescenza essiccata", prosegue Cerreto.
Le minoranze denunciano "il furore ideologico" del governo "che equipara" la canapa alle droghe e parlano di "accanimento proibizionistico".
Il presentatore della proposta di stralcio, Marco Grimaldi (Sinistra Italiana), rivolgendosi al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presente in Aula, ha detto: "Invece di criminalizzare gli imprenditori dovreste prendervela con le mafie che hanno l'unico monopolio".
Debora Serracchiani (Pd) sottolineando che il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida non è presente in Aula, chiede che si coinvolga il suo dicastero per un approfondimento sulla norma rinviando la votazione. "Accantoniamo alla prossima settimana - ha detto l'esponente Pd - e poi possiamo valutare".