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Iran, il presidente Masoud Pezeshkian è in Iraq per la sua prima visita all'estero

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani nel Palazzo del Governo di Baghdad, Iraq, 11 settembre 2024
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani nel Palazzo del Governo di Baghdad, Iraq, 11 settembre 2024 Diritti d'autore Ahmed Jalil/AP
Diritti d'autore Ahmed Jalil/AP
Di Filippo Gozzo
Pubblicato il
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L'obiettivo del viaggio è quello di rafforzare i legami economici e di sicurezza tra i due Paesi in ottica anti-israeliana e anti-occidentale

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È iniziato in Iraq il primo viaggio all'estero del presidente iraniano Masoud Pezeshkian. L'obiettivo è quello di rafforzare le relazioni di sicurezza con Baghdadmentre le tensioni in Medio Oriente si intensificano.

Pezeshkian è atterrato mercoledì mattina all'aeroporto internazionale della capitale irachena e il viaggio durerà tre giorni. È stato ricevuto dal primo ministro Mohammed Shia al-Sudani.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian viene accolto dal primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani all'aeroporto internazionale di Baghdad, Iraq, 11 settembre 2024
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian viene accolto dal primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani all'aeroporto internazionale di Baghdad, Iraq, 11 settembre 2024Murtadha Al-Sudani/Anadolu Agency

I rapporti tra i due Paesi sono cruciali per ragioni economiche, politice e religiose. Teheran sostiene le milizie sciite in Iraq, mentre gli Stati Uniti mantengono sul territorio 2500 soldati per combattere quello che resta dello Stato Islamico nel Paese.

Le parole di Pezeshkian a Baghdad

Durante un incontro con il presidente iracheno Abdul Latif Rashid, Pezeshkian ha parlato della guerra tra Israele e Hamas e ha affermato che rafforzare l'unità tra i due Paesi sarà "la chiave per sradicare il terrorismo dei sionisti" e rendere inefficaci le sanzioni.

Pezeshkian ha anche attaccato l'Occidente e ha lanciato un appello per porre fine al "genocidio da parte di Israele". "Le atrocità israeliane a Gaza hanno provato la falsità delle dichiarazioni dei Paesi occidentali e dell'Onu sulla difesa dei diritti umani. Il nostro dovere è quello di evitare qualunque divergenza e sedizione. Possiamo intraprendere il cammino della lotta contro il regime sionista attraverso l'unità e se stiamo uniti non cadremo nel fuoco e saremo in grado di fare grandi passi. L'Iran spera che presto venga rivelata la vera immagine del regime sionista e dei suoi sostenitori".

"Alla luce dell'escalation che la regione sta vivendo, abbiamo parlato molto dell'importanza della stabilità, una stabilità minacciata dall'aggressione sionista a Gaza", ha detto invece Sudani. "Abbiamo dichiarato più volte il nostro rifiuto a qualsiasi estensione del conflitto".

Firmati 14 memorandum di cooperazione

Il presidente iraniano ha chiesto di revocare il controllo di frontiera tra i Paesi islamici per formare un'unione degli Stati musulmani, sul modello dell'Unione Europea. Rashid, da parte sua, ha sottolineato la necessità di rafforzare i legami economici e di eliminare il dollaro dalle transazioni finanziarie tra i due paesi.

"Durante la visita discuterò di ulteriori cooperazioni e visiterò le città irachene a maggioranza sciita e curda, tra cui Bassora ed Erbil", aveva detto Pezeshkian prima di partire per l'Iraq.

Annunciata anche la firma di 14 memorandum di cooperazione in vari settori tra cui: la formazione delle forze specializzate, dello sport e dei giovani, degli scambi culturali e artistici e dei monumenti storici, dell'istruzione, dei media, delle comunicazioni, del turismo religioso, dell'agricoltura e delle risorse naturali, delle poste, del sostegno sociale, della formazione delle forze tecnico-ingegneristiche, dell'aggiornamento del livello delle forze di lavoro qualificate e, infine, della cooperazione tra le camere di commercio dei due paesi.

Pezeshkian visiterà anche i santuari sciiti della città di Karbala e Najaf, un progetto ferroviario nel sud dell'Iraq e la capitale della regione curda settentrionale semiautonoma dell'Iraq.

Due razzi caduti nelle vicinanze di una base militare statunitense

Intanto, nella notte di martedì, le forze di sicurezza irachene hanno affermato che un'esplosione è stata udita nella base militare della coalizione guidata dagli Stati Uniti presso l'aeroporto internazionale di Baghdad, poche ore prima dell'arrivo del presidente Pezeshkian. "Alle 23:00 è stata udita un'esplosione all'interno dell'aeroporto internazionale di Baghdad nell'area occupata dai consiglieri della coalizione internazionale", ha scritto su X il portavoce del Joint Operations Command, il maggiore generale iracheno Tahseen Al Khafaji, "Le forze di sicurezza irachene non sono state in grado di determinare l'origine dell'esplosione, che non è stata rivendicata".

Un alto funzionario militare anonimo ha detto all'Afp che "due razzi tipo Katyusha" avrebbero causato l'esplosione. "Uno è caduto sul muro del complesso delle forze antiterrorismo irachene. Il secondo era all'interno della base che ospita la coalizione internazionale anti-jihadista guidata da Washington", ha detto il funzionario.

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