L'Iran ha definito l'attacco come "criminale". Presi di mira un centro di ricerca scientifica e altri siti militari che si ipotizza siano affiliati a Teheran. Combattenti e civili tra le vittime
Gli attacchi israeliani hanno colpito diverse aree della Siria centrale nella tarda serata di domenica, danneggiando un'autostrada nella provincia di Hama e innescando incendi, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale siriana Sana nelle prime ore di lunedì.
Il conteggio iniziale dei morti riportato dall'ospedale nazionale di Masyaf nella provincia occidentale di Hama era di quattro, ma il numero è salito ad almeno 18 morti e 32 feriti, secondo il nuovo bilancio fornito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani a Londra. Tra questi ci sarebbero otto combattenti e anche dei civili.
Uno degli attacchi ha preso di mira un centro di ricerca scientifica a Maysaf e altri hanno colpito strutture militari dove "milizie ed esperti iraniani sono stanziati per sviluppare armi in Siria", sempre secondo l'Osservatorio.
I media locali hanno anche riferito di attacchi intorno alla città costiera di Tartous.
Il commento di Teheran e il silenzio di Tel Aviv
Dopo gli attacchi, il ministero degli Esteri iraniano ha accusato Israele per l'attacco "criminale" nella Siria centrale.
"L'Iran condanna con la massima fermezza l'attacco criminale israeliano in Siria", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanaani in una conferenza stampa a Teheran. Il diplomatico però avrebbe negato che il luogo colpito sia un centro legato all'Iran in Siria. "L'affermazione è completamente priva di fondamento", ha sottolineato. "I sostenitori del regime israeliano dovrebbero smettere di armare i sionisti", ha detto, invitando le Nazioni unite a "prendere misure più serie contro i crimini barbari del regime sionista".
L'esercito israeliano non ha rilasciato alcun commento. Negli ultimi anni Israele ha effettuato centinaia di attacchi contro obiettivi all'interno delle zone controllate dal governo della Siria dilaniata dalla guerra, ma raramente riconosce o commenta le operazioni.
Gli attacchi hanno spesso come obiettivo le forze siriane o i gruppi sostenuti dall'Iran.
Israele ha giurato di fermare il radicamento iraniano in Siria, soprattutto perché la Siria è una via cruciale per l'invio di armi al gruppo militante libanese Hezbollah.
Negli ultimi undici mesi Hezbollah si è scontrato con le forze israeliane sullo sfondo della guerra di Israele contro Hamas, alleato di Hezbollah, a Gaza.