Uomini armati hanno attaccato lunedì il Palazzo Nazionale ad Haiti: diversi dipendenti sono rimasti intrappolati al suo interno. Il bilancio dei feriti tra gli agenti di polizia è di almeno cinque
Non si ferma la spirale di violenza ad Haiti che sta mettendo in ginocchio il Paese.
Lunedì 1 aprile bande armate hanno fallito nel loro tentativo di assaltare il Palazzo Nazionale: la Polizia nazionale haitiana (Pnh) è riuscita a fermare l'attacco, nell'operazione almeno cinque agenti sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente. Gli aggressori hanno anche dato fuoco a un veicolo blindato della polizia. Decine di persone sono rimaste intrappolate per ore sotto gli spari.
Le autorità hanno esteso il coprifuoco fino a mercoledì 3 aprile nel dipartimento occidentale, dove si trova Port-au-Prince. Il governo del primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha promesso di dimettersi non appena il Consiglio presidenziale di transizione sarà formalizzato.
Per combattere la violenza dilagante delle bande, i funzionari delle Nazioni Unite stimano che Haiti abbia bisogno tra i quattromila e i cinquemila agenti di polizia internazionali.