Stati Uniti, Donald Trump dichiarato ineleggibile anche in Illinois: annuncia ricorso

L'ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump
L'ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump Diritti d'autore Andrew Harnik/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Michela Morsa
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L'ex presidente degli Stati Uniti è stato escluso dalla corsa presidenziale nello Stato per il suo coinvolgimento nell'attacco al Congresso, come già sentenziato in Colorado e Maine. Trump incassa però un successo alla Corte Suprema, che esaminerà la sua richiesta di immunità giudiziaria

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Nuova grana per Donald Trump. Dopo il Colorado e il Maine, l'ex presidente degli Stati Uniti è stato dichiarato ineleggibile anche alle primarie repubblicane dell'Illinois in programma il prossimo 19 marzo a causa del suo coinvolgimento nell'assalto al Congresso nel gennaio del 2021. 

Lo ha stabilito la giudice democratica Tracia R. Porter, che ha sospeso la sentenza fino a venerdì 1° marzo per consentire a Trump di ricorrere in appello.

Come nei casi precedenti, è stato un gruppo di elettori a intentare la causa contro Trump e la decisione è stata presa in virtù di una clausola del 14esimo emendamento, che esclude dalla candidatura alle presidenziali qualsiasi politico abbia "partecipato o istigato un'insurrezione". 

Ci sono altre decine di cause simili aperte in altri Stati per rimuovere il tycoon dalla scheda elettorale. Trump ha già fatto ricorso alla Corte Suprema in merito alle sentenze del Colorado e del Maine e all'inizio di febbraio la Corte ha annunciato che probabilmente respingerà questa strategia messa in atto per escludere l'ex presidente dalle elezioni. Tutte le sentenze sono sospese fino alla conclusione dell'appello.

La Corte Suprema esaminerà la richiesta di immunità di Trump

Intanto, mercoledì Trump si è portato a casa una piccola vittoria giudiziaria. La Corte Suprema ha dichiarato che prenderà in considerazione la sua richiesta di far valere l'immunità giudiziaria nel caso federale che lo accusa di aver complottato per rovesciare il risultato delle elezioni del 2020 e di aver avuto un ruolo di incitamento nelll'assalto al Congresso compiuto dai suoi sostenitori il 6 gennaio 2021. L'inizio delle discussioni è stato fissato al 22 aprile

È un successo per Trump, perché in attesa della decisione della Corte il processo, il cui inizio era previsto a marzo, potrebbe slittare a ridosso delle elezioni o addirittura al 2025. Questo permetterà al tycoon di proseguire senza macchia la campagna elettorale per le primarie repubblicane e persino di presentarsi da innocente al voto di novembre, che quasi sicuramente lo vedrà sfidare il presidente in carica Joe Biden. 

La questione su cui deve esprimersi la Corte Suprema è tema di discussione tra i giuristi da decenni e non è stata mai risolta giuridicamente: se gli ex presidenti siano immuni da azioni penali a loro carico per gli atti ufficiali compiuti durante il loro mandato. 

I presidenti statunitensi godono di alcune forme di immunità giudiziaria, ma non ci sono precedenti che attestino se questa immunità si possa estendere anche ai processi penali: Trump è il primo presidente della storia a essere stato incriminato. La strategia della sua difesa mira a stabilire che il presidente possa godere di una “immunità assoluta” che lo protegge da qualsiasi procedimento per gli atti commessi mentre è in carica.

I processi penali a carico di Donald Trump

Donald Trump è imputato per 91 capi di accusa in diversi processi penali. Il primo è il procedimento avviato dalla procura di Manhattan per un pagamento in favore dell’attrice di film porno Stormy Daniels, che inizierà il 25 marzo

Il secondo è federale e riguarda l’accusa di aver conservato alcuni documenti governativi riservati nella propria villa di Mar-a-Lago, in Florida. 

La terza incriminazione, la più grave e quella che prevede le pene massime più pesanti, è quella federale che riguarda l’attacco al Congresso del gennaio 2021 e il tentativo di sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, vinte da Biden.

Trump infine è incriminato in Georgia con l’accusa di aver tentato di modificare i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 2020 nello Stato, al fine di ribaltarne il risultato generale.

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