Le consegne nel nord della Striscia erano riprese il 18 febbraio dopo una sospensione di tre settimane dovuta a dei colpi contro un camion dell’Unrwa. Il programma umanitario prevedeva l’invio di dieci camion di cibo per sette giorni consecutivi
Il World Food Programme ha annunciato la sospensione della consegna di aiuti alimentari alla popolazione nel nord della Striscia di Gaza. La notizia è arrivata a poca distanza da quella del veto degli Stati Uniti a una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza.
In una nota l'agenzia delle Nazioni Unite ha spiegato che la consegna riprenderà solo quando ci saranno condizioni di sicurezza adatte, aggiungendo che cercherà di continuare con la distribuzione di beni essenziali il più rapidamente possibile. Il documento spiega che la situazione sul terreno sta peggiorando e sempre più persone stanno morendo di fame.
Dopo tre settimane di sospensione il Wfp aveva ripreso la consegna di aiuti nel nord dell'enclave palestinese solo domenica 18 febbraio: da allora, spiega il Programma alimentare mondiale, si è creata una situazione caotica e di disordini durante la distribuzione del cibo, alcuni palestinesi sono entrati nei camion e li hanno saccheggiati.
A Gaza 1 bambino su 6 sotto i 2 anni è gravemente malnutrito
Nel rapporto diffuso lunedì 19 febbraio da Oms, Unicef e Wfp è emerso che il 15,6 per cento dei bambini nel nord della Striscia di Gaza, ovvero uno su sei con meno di due anni, è gravemente malnutrito.
Di questi, quasi il 3 per cento soffre di grave deperimento, la forma di malnutrizione più pericolosa che espone i bambini piccoli al più alto rischio di complicazioni mediche e di morte, a meno che non ricevano cure urgenti.
Oms: completata seconda missione evacuazione dall'ospedale Nasser
Completata la seconda missione di evacuazione dall'ospedale Nasser di Khan Younis: negli ultimi giorni l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha trasferito un totale di 32 pazienti critici, compresi i bambini. L'ospedale Nasser di Khan Younis, il secondo più grande di Gaza, ha smesso di funzionare dopo un assedio da parte delle forze militari israeliane.