Il cessate-il-fuoco regge, ma Israele avverte: "La guerra non finisce qui": nel primo giorno di tregua, rilasciati 24 ostaggi e 39 palestinesi
L'ala militare di Hamas afferma, come riporta il Times of Israel, che sta ritardando il rilascio di 14 ostaggi "fino a quando l'occupazione non adempierà i termini dell'accordo relativo all'ingresso di camion umanitari nel nord della Striscia di Gaza e a causa del mancato rispetto degli standard concordati per il rilascio dei prigionieri".
Nel primo giorno di tregua, Hamas ha consegnato alla Croce Rossa 24 ostaggi: 13 israeliani, 10 thailandesi e un filippino.
Israele ha rilasciato 39 palestinesi (24 donne e 15 minori) detenuti nelle carceri israeliane, subito tornati in Cisgiordania, accolti con grandi feste.Tra loro, Marah Bakeer, arrestata nel 2015 quando aveva 16 anni.
"Il prezzo della nostra libertà è il sangue di Gaza"
"Sì, sono felice, ma allo stesso tempo so, molto dolorosamente, che il prezzo della nostra libertà finisce è stato il sangue delle persone uccise a Gaza. Speriamo che ora stiano bene e che la guerra finisca presto", ha detto Marah Bakeer, subito dopo il rilascio.
La tregua durerà quattro giorni, fino a lunedì 27 novembre compreso, con una flebile possibilità che possa essere allungata. Ma la guerra - avverte Israele - non è finita.
L'obiettivo resta distruggere Hamas ed evitare un altro 7 ottobre.
"Ci prepariamo per le prossime fasi della guerra"
Daniel Hagari, portavoce militare israeliano, spiega:
"Durante i giorni della tregua, le nostre forze di difesa completeranno la preparazione per le prossime fasi della guerra. Le truppe israeliane sono schierate e pronte per tutti gli scenari La nostra politica è chiara: agiremo contro qualsiasi minaccia allo Stato di Israele".
L'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas è stato raggiunto con la mediazione del Qatar, ma gli altri due gruppi rivali di Israele garantiscono di rispettare la tregua se non verranno attaccati.
Da un lato, la Jihad islamica palestinese, un gruppo armato che opera anche fuori dalla Striscia di Gaza e che avrebbe preso anche alcuni ostaggi nell'attacco terroristico del 7 ottobre.
E dall’altro lato, Hezbollah, gruppo libanese legato all’Iran e ad Hamas.
Giovedì scorso si sono intensificati gli scontri al confine tra Israele e Libano, ma finora Hezbollah sembra rispettare la tregua.