La fusione dei ghiacciai, in Antartide vicini al punto di non ritorno

Il ghiaccio antartico
Il ghiaccio antartico Diritti d'autore Natacha Pisarenko/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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A causa della crisi climatica i ghiacciai sono minacciati in tutto il mondo, ma in Antartide la situazione è particolarmente grave. La perdita di ghiaccio marino avanza più velocemente rispetto alle previsioni e minaccia la fauna autoctona

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Non ancora oltre il punto di non ritorno, ma pericolosamente vicini. Questa in sintesi la conclusione del rapporto appena pubblicato dall'istituto di ricerca sull'impatto dei cambiamenti climatici di Potsdam.

La fusione dei ghiacciaidell'Antartide non è ancora un fenomeno irreversibile, ma protrebbe diventarlo a breve, in mancanza di azioni concrete e tempestive. Lasalute dei ghiacciai è compromessa ovunque, ma i dati dell'Antartide rivelano una situazione particolarmente preoccupante.

A causa delle temperature record sono scomparsi 2,7 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino in più rispetto alle previsioni: "Una superficie pari a dieci volte quella del Regno Unito. Si tratta di un'enorme anomalia negativa che non abbiamo mai osservato su questa scala nel periodo di monitoraggio degli ultimi 45 anni", spiega NormanRatcliffe, del BritishAntarcticSurvey.

La strage dei pinguini

La fusione del ghiaccio sta già avendo effetti devastanti sulla fauna antartica, imparticolare sulla riproduzione dei pinguini imperatore

Tra novembre e dicembre del 2022 più di 9mila giovani pinguini imperatori che stavano crescendo sulla banchisa del mare di Bellingshausen, al largo della costa occidentale della Penisola Antartica, sono morti perché il ghiaccio marino si è frantumato e fuso in anticipo rispetto al solito.

Una scoperta fatta grazie all'uso di immagini satellitari, da cui si può si può distinguere la posizione delle colonie di pinguini sul ghiaccio grazie al guano, cioè agli escrementi degli uccelli, che risalta sul bianco del ghiaccio.

Lo studio ha mostrato la vulnerabilità delle colonie alla scomparsa anticipata di pezzi di banchisa.

Agire subito

"Ora, se non vogliamo che queste cose si ripetano in futuro, dobbiamo davvero procedere con la decarbonizzazione. Questo non risolverà il problema, sarà comunque necessario mettere a punto una strategia di adattamento al fenomento", ha affermato il glaciologo Martin Siegert,  docente all'Imperial college di Londra.

Una situazione gravissima, a volte difficile da percepire perché la sua progressione è relativamente "lenta" se comparata ai tempi di riferimento della vita umana. Per assistere al collasso completo dell'ecosistema antartico potrebbero volerci dalle centinaia alle migliaia di anni. Ma le ripercussioni dell'evento, come per esempio l'innalzamento del livello del mare fino a molti metri, potrebbero durare anche diecimila anni. Tutto dovuto alle azioni umane di oggi.

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