La maggiore preoccupazione dell'Ucraina ora sembra essere la centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove è segnalata una sempre minore presenza di tecnici russi. Per l'intelligence ucraina potrebbe essere in corso un sabotaggio nella centrale. Apprezzamento russo per la visita del cardinal Zuppi
La missione della CIA: i possibili scenari per il cessate il fuoco
Il Direttore della CIA, William Burns, ha compiuto un viaggio segreto in Ucraina agli inizi di giugno, durante il quale gli è stata rivelata, dai funzionari di Kiev, una strategia per riprendere i territori occupati dalla Russia e aprire le trattative per un cessate il fuoco con Mosca, entro la fine dell'anno.
Lo riporta il "Washington Post", citando alcune fonti, secondo le quali il viaggio di Burns è avvenuto prima del fallito ammutinamento del gruppo Wagner, lo scorso 24 giugno.
Dopo la rivolta della Wagner, il capo della CIA - già Ambasciatore in Russia - ha telefonato a Sergei Naryshkin, il Direttore del servizio estero dell’FSB, rassicurandolo sulla totale estraneità degli Stati Uniti: "Washington non ha avuto alcun ruolo nell’insurrezione di Prigozhin, era il messaggio della Casa Bianca, e non intende alimentare le tensioni in Russia".
Telefonata, pare, molto apprezzata dallo stesso Putin.
Zelensky punta la Crimea
In vista dell'autunno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i suoi uomini, riporta sempre il "Washington Post", hanno iniziato a pensare come Kiev potrebbe premere per una fine dei combattimenti sulla base di termini accettabili per la Russia e la popolazione ucraina.
Lo scenario ideale preferito da Kiev prevede un'avanzata delle sue truppe al confine della Crimea, prendendo in ostaggio la penisola.
Senza riprendere la Crimea con la forza, Kiev imporrebbe, quindi, alla Russia di accettare le garanzie di sicurezza che l'Ucraina sta chiedendo all'Occidente.
Controffensiva ucraina vista da Kiev
L'Ucraina ha annunciato progressi nella sua controffensiva nell'est del Paese.
La vice-ministra della Difesa Hanna Malyar ha dichiarato che le forze ucraine stanno avanzando su diversi fronti, in particolare intorno a Bakhmut.
Controffensiva ucraina vista da Washington
"La controffensiva di Kiev in Ucraina sarà difficile, per raggiungere obiettivi ci vorrà del tempo e sarà molto sanguinosa".
Ne è convinto il capo di Stato Maggiore congiunto degli Usa, il generale Mark Milley, il quale al National Press Club di Washington ha affermato che la controffensiva "sta avanzando con costanza, facendosi strada attraverso campi minati molto difficili: 500 metri al giorno, 1.000 metri al giorno, 2.000 metri al giorno, quel genere di cose...".
Lo riferisce il quotidiano inglese "The Guardian".
Parole dure di Lavrov
Nel 492° giorno di guerra, la Russia continua con attacchi aerei a lungo raggio, anche se la notte è stata relativamente tranquilla.
Il ministro degli Esteri Serguei Lavrov, in un'intervista alla televisione portoghese(RTP), ha dichiarato che la Russia sta combattendo in Ucraina non per i territori, ma per il popolo russo.
Lavrov ha accusato Zelensky di essere semplicemente "un burattino dell'Occidente" e ha affermato che il presidente americano Joe Biden non sembra interessato alla pace.
La maggiore preoccupazione dell'Ucraina ora sembra essere la centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove la Russia starebbe riducendo la sua presenza, con la partenza di molti dei tecnici che se ne occupavano.
Per l'intelligence ucraina potrebbe essere in corso un sabotaggio nella centrale, preparando i civili che abitano nella zona ad un eventuale incidente nucleare.
Le cifre di Zelensky
Sono 21.000 i soldati della Wagner che sono stati uccisi dalle forze ucraine, mentre oltre 80.000 sono rimasti feriti.
Lo ha detto lo stesso presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un'intervista al quotidiano spagnolo "El Mundo".
"La Wagner - ha spiegato Zelensky - ha due categorie: i mercenari professionisti e quelli mobilitati dalle carceri, la loro carne da cannone. Le nostre truppe ne hanno uccisi 21.000 e ne hanno feriti 80.000. La buona notizia è che abbiamo distrutto la parte più motivata delle forze russe".
"Nessuna minaccia dalla Bielorussia"
Per le forze armate di Kiev, per ora, non ci sono minacce provenienti da nord, in particolare dalla Bielorussia, dopo la "fuga" di Yevgeny Prigozhin, capo della Brigata Wagner, alloggiato - secondo indiscrezioni - in un albergo di Minsk.
Che fine ha fatto il generale Surovikin?
Ancora sconosciuto il luogo in cui si trova il generale russo Sergei Surovikin. Secondo molte agenzie di stampa internazionali, il generale - un tempo molto vicino a Putin e al ministro della Difesa Shoigu - è stato arrestato in quanto "membo occulto" della Wagner.
La missione del cardinal Zuppi: apprezzamento russo
Si è conclusa ieri la missione del cardinale Matteo Zuppi a Mosca, inviato dal Papa per individuare "iniziative umanitarie, che possano aprire percorsi per il raggiungimento della pace".
"I risultati della visita saranno portati alla conoscenza del Santo Padre, in vista di ulteriori passi da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace", riferisce la Santa Sede.
All'inizio del mese di giugno, il cardinal Zuppi era stato in visita a Kiev e aveva incontrato il presidente ucraino Zelensky.
Il consigliere presidenziale russo per la politica estera Yuri Ushakov ha dichiarato di aver incontrato di nuovo, ieri, il cardinal Zuppi, per fare il punto della sua visita a Mosca: lo riferisce l'agenzia Interfax.
La Russia ha espresso un "alto apprezzamento" per la posizione "equilibrata e imparziale" del Vaticano, illustrata da Zuppi, sulla situazione in Ucraina ed è pronta a discutere ulteriori proposte, se emergono. Il Vaticano, ha aggiunto Ushakov, ha mostrato la volontà di depoliticizzare la soluzione dei problemi umanitari legati al conflitto in Ucraina.
"Sosteniamo questa intenzione del Papa", ha concluso il consigliere di Putin.