Ucraina. Attacchi e mezze dichiarazioni. La controffensiva è quasi realtà

La città ucraina di Dnipro, nelle ultime ore sotto i bombardamenti
La città ucraina di Dnipro, nelle ultime ore sotto i bombardamenti Diritti d'autore AFP PHOTO / UKRAINIAN STATE EMERGENCY SERVICE
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Di Euronews
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Mezze dichiarazioni e intensificarsi degli attacchi. Kiev non conferma, ma la controffensiva ucraina sembra già quasi realtà. I vertici militari ucraini: "Potrebbe iniziare domani o tra una settimana". Mosca: "Operazioni su larga scala nella regione di Donetsk. Sempre più bombardamenti a Belgorod"

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La controffensiva ucraina è già quasi realtà

Kiev esclude annunci officiali per non turbare le operazioni, ma <la controffensiva ucraina sembra già quasi realtà. Sui social il Ministero della difesa russo ha denunciato un attacco su larga scala nella regione di Donetsk e affermato di aver neutralizzato 250 militari nemici, mentreda Kiev il Segretario del Consiglio nazionale di sicurezza ha parlato alla BBC di operazioni imminenti, che potrebbero iniziare "domani, dopodomani o tra una settimana".

Dnipro sotto le bombe. L'ira di Kiev per la morte dei bambini

Dalla città ucraina di Dnipro, che proprio ieri aveva imputato a un attacco russo la morte di una bambina di due anni e il ferimento di altri cinque bambini, le autorità di Kiev tornano a tuonare contro la dirigenza russa. Al presidente Zelensky, che aveva parlato di "Stato terrorista", ha fatto nelle ultime ore eco il vice primo ministro Iryna Vereshchuk. "Putin sta colpendo i civili - ha detto, in visita tra le macerie dell'attacco  -Guardate, dove sono le unità militari qui? Cosa può essere considerato, qui, un obiettivo legittimo? Una casa a due piani dove vivono bambini, anziani e donne?".

Belgorod cerca riparo. Le autorità russe: "Siamo sotto le bombe"

A correre ai ripari sono intanto anche i residenti della città russa di Belgorod, che da giorni denuncia essere sotto il fuoco di crescenti attacchi ucraini. Due le vittime denunciate nelle ultime ore dalle autorità, che hanno proceduto a numerose evacuazioni. "La situazione è terribile, ma teniamo duro - dice una donna da uno dei centri allestiti per accogliere gli sfollati -.Cerchiamo di farci forza, perché abbiamo dei figli, è questo che spinge a continuare a vivere. Cosa accadrà non lo sappiamo, ma continueremo ad andare avanti".

Certo appare al momento l'intensificarsi degli attacchi ucraini nella regione, con le autorità russe, che negli scorsi giorni hanno denunciato la morte di altre cinque persone in diversi villaggi non lontani dal confine.

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