Difesa russa: "Respinta offensiva su larga scala ucraina nel Donetsk"

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Di Michela Morsa
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L'Ucraina non commenta le dichiarazioni di Mosca e afferma di star respingendo gli attacchi nemici a Marinka, nuovo obiettivo delle forze russe. Continuano gli attacchi quotidiani nelle regioni di confine russe

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Il ministero della Difesa russo ha annunciato nelle prime ore di lunedì che le sue forze domenica hanno respinto un'offensiva su larga scala dell'esercito ucraino nella provincia orientale di Donetsk, in cinque settori del fronte diversi. 

"L'obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore più vulnerabile, secondo lui, del fronte", ha dichiarato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov. "Il nemico - ha aggiunto - non ha raggiunto i suoi obiettivi. Non ha avuto successo", e ha perso 250 uomini, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli blindati da combattimento. 

Non è chiaro perché il ministero della Difesa russo abbia aspettato fino a lunedì mattina per annunciare l'attacco, iniziato domenica mattina. In ogni caso, l'Ucraina non ha commentato. 

Lunedì mattina anche le autorità russe della regione di Zaporizhzhia hanno riferito di una ripresa delle operazioni offensive delle forze ucraine. "In mattinata le forze armate ucraine ci hanno attaccato in numero maggiore rispetto al giorno precedente. Gli attacchi sono stati condotti più a est rispetto a ieri. La situazione è allarmante", ha scritto Vladimir Rogov, uno dei rappresentanti filorussi della regione. Secondo Rogov, in alcuni punti del fronte le forze ucraine stanno facendo sforzi "maggiori e più organizzati" per sfondare le difese russe rispetto al 4 giugno.

Si combatte nel Donetsk

La regione orientale filorussa, occupata da mesi dalle forze di Mosca, è ancora al centro dei combattimenti. Dopo aver dichiarato la presa completa di Bakhmut, la Russia sta cercando di conquistare Marinka e Avdivka, due città alla periferia di Donetsk, capitale dell'omonima regione. 

Secondo il ministero della Difesa russo, in prima linea c'è l'unità speciale cecena "Ajmat", i cui soldati starebbero svolgendo il ruolo di truppe d'assalto svolto dai mercenari del gruppo Wagner a Bakhmut. Secondo Mosca, i ceceni sono attivamente impegnati in aspri combattimenti nel centro di Marinka, da dove starebbero avanzando verso Vugledar, una roccaforte che resiste loro dall'inizio della guerra.

Nel suo comunicato militare quotidiano, lunedì lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha dichiarato che le sue truppe "hanno respinto tutti gli attacchi nemici nei pressi della località di Marinka", dagli attacchi aerei a quelli d'artiglieria. Mentre sulla situazione ad Avdivivka afferma che "l'avversario non ha effettuato alcuna operazione offensiva" nelle ultime 24 ore. 

Gli attacchi su territorio russo

Le autorità locali di Mosca hanno dichiarato che due droni senza pilota si sono schiantati su un'autostrada nella regione di Kaluga, vicino alla capitale. Secondo il governatore locale Vladislav Shapsha, i droni non sono esplosi dopo l'impatto, ma la strada interessata è stata chiusa e il traffico deviato. 

Più allarmante la situazione nella regione di confine di Belgorod dove, denuncia il governatore Vyacheslav Gladkov, continuano gli attacchi quotidiani. Su Telegram Gladkov ha riferito di una bomba lanciata da un drone su un impianto energetico locale. L'esplosione ha causato un incendio, ma non ci sono feriti. I bombardamenti di venerdì e sabato hanno causato la morte di sette civili.

Nel pomeriggio di domenica, invece, c'è stata una nuova incursione di un gruppo di sabotatori, che avrebbe portato a combattimenti nel villaggio di Novaya Tavolzhanka. Dopo la denuncia video di Gladkov, il ministero della Difesa russo ha riconosciuto il tentativo del nemico di entrare nella regione attraverso un fiume, ma ha detto che è stato respinto con l'artiglieria

Il governatore, che ha invitato tutti i residenti dei distretti che stanno subendo i bombardamenti nemici a evacuare, ha chiesto alle autorità russe di prendere sul serio la minaccia e creare una fascia di sicurezza di 40 chilometri nella vicina Kharkov

Anche le autorità della regione di Kursk, che confina con l'Ucraina, hanno denunciato "l'aumento dell'attività dei droni ucraini" nell'ultima settimana. Secondo il governatore Roman Starovoit, uno di questi droni, di appartenza al battaglione Azov, è stato intercettato ieri dai mezzi russi di guerra radioelettronica.

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