Turchia, tutte le sfide di Erdogan dopo la riconferma. Ricostruzione e crisi economica

Sostenitori di Erdogan in festa
Sostenitori di Erdogan in festa Diritti d'autore AP Photo/Emrah Gurel
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Di Debora Gandini
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Per riunificare il Paese, come ha promesso, Erdogan dovrà superare diverse sfide difficili, tra cui l'aumento dell'inflazione e la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto di quest'anno

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Dopo la vittoria di Reccep Tayyip Erdogan al ballottaggio il paese ora deve fare i conti con altri cinque anni di governo del presidente uscente. Ha ottenuto il 52% dei voti, una risicata maggioranza sul suo avversario riformista Kemal Kilicdaroglu, ma sufficiente per riaffermarsi come un leader forte pur senza il grande trionfo che in molti suoi sostenitori si aspettavano. 

"È andata come mi aspettavo, credo che abbia vinto chi fa del bene al nostro Paese. Sono molto contento, sono contento per le sue convinzioni, il resto non è importante. Il Paese viene prima di tutto", dice un venditore ambulante.

Molti sondaggi pre-elettorali suggerivano che Erdogan avrebbe perso e offrivano la prospettiva di una nuova era per la Turchia. Per i sostenitori di Kilicdaroglu la sconfitta è dura da sopportare: "Non ho più speranze. Non c’è più speranza per la Turchia. Voglio trasferirmi all'estero il prima possibile. Sono uno studente di ingegneria e sarà meglio per me altrove", fa notare uno studente.

Per riunificare il Paese, come ha promesso, Erdogan dovrà superare diverse sfide difficili, tra cui l'aumento dell'inflazione e la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto di quest'anno. Per l'alleanza dei partiti di opposizione, questa sconfitta viene considerata come una pausa di riflessione su ciò che occorre fare per convincere gli elettori turchi.

La risicata vittoria

Era la prima volta da quando Erdogan è al potere, infatti, che l'opposizione aveva concrete possibilità di battere il presidente uscente. Con la quasi totalità dei voti già contati, Erdogan ha ottenuto il 52,1% dei voti, un vantaggio di poco più di quattro punti percentuali sul candidato unico delle opposizioni, il laico di centro-sinistra Kemal Kılıçdaroğlu, che si è fermato al 47,9%. Un divario meno ampio di quanto molti analisti si attendessero in seguito al risultato deludente del candidato del Chp al primo turno (44,9% delle preferenze contro il 49,5% di Erdogan).

Il discorso della vittoria

All'annuncio della vittoria del presidente uscente, decine di migliaia di suoi sostenitori si sono riversati per le strade delle principali città turche per festeggiare.

Prima ancora di conoscere i risultati ufficiali, Erdogan aveva già tenuto un discorso della vittoria fuori dalla sua residenza personale a Istanbul. Davanti a migliaia di persone esultanti, il presidente ha detto che "l'unico vincitore oggi è la Turchia".

"Ringrazio ogni singolo cittadino che ancora una volta ci ha dato la responsabilità di governare il Paese per altri cinque anni. Sarò qui finché non sarò nella tomba", ha detto, cantando anche una canzone che inneggiava alla città.

Nella notte, Erdogan ha poi celebrato la vittoria con un discorso ufficiale davanti al palazzo presidenziale di Ankara dove, secondo i media turchi, si erano radunate più di 300mila persone.

"È tempo di unirci e stringerci intorno ai nostri obiettivi e ai nostri sogni nazionali, lasciando da parte tutte le discussioni e le controversie relative al periodo elettorale", ha detto. Poi ha cambiato marcia, scagliandosi contro l'opposizione, i cui membri sono tutti "sostenitori dell'Lgbt" e quindi condannabili perché non seguono la morale islamica, e accusando Kılıçdaroğlu di parteggiare per i terroristi.

Il bilancio dell'opposizione

Nel campo dell'opposizione intanto si fa il bilancio di un'elezione considerata comunque di successo dato le percentuali senza precedenti. Secondo Kılıçdaroğlu, il voto ha dimostrato la volontà del popolo di superare il governo autoritario di Erdogan e ritiene che il cambiamento arriverà presto.

"Ora ho qualcosa da chiedervi, per voi stessi, per i vostri figli, per i pensionati, per le nostre madri e i nostri padri, per i nostri fratelli agricoltori e commercianti: sostenete la lotta per la democrazia", ha detto Kılıçdaroğlu nel discorso in cui ha riconosciuto la sconfitta.

I dati mostrano che Erdogan è riuscito a mantenere il pieno sostegno delle aree centrali del paese, quelle più rurali ed economicamente arretrate che costituiscono da sempre il suo principale bacino elettorale. 

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