Tre esercitazioni in Sardegna,riesplode protesta antimilitaristi

Attivisti in marcia sino alla base aerea di Decimomannu
Attivisti in marcia sino alla base aerea di Decimomannu
Di ANSA

(ANSA) – CAGLIARI, 28 APR – Vogliono la “cacciata” dalla
Sardegna delle basi e delle esercitazioni militari. Proprio come
i cagliaritani che 219 anni avevano mandato via i piemontesi
costringendoli a salire sulle navi per ritornare a casa. Sa Die
de sa Sardinia, la giornata del popolo sardo che si celebra da
30 anni il 28 aprile, diventa giornata di lotta per oltre 250
antimilitaristi che hanno marciato questo pomeriggio da Villasor
alla base aerea di Decimomannu. Il messaggio della manifestazione promossa da “Sardinnia
Aresti” è sintetizzato, in sardo, nello striscione che apre il
corteo: “Gherraus impari po una Sardinnia libera”. E cioè
“Combattiamo insieme per una Sardegna libera”. Libera, spiegano
gli attivisti, innanzitutto dalle tre maxi esercitazioni che
stanno coinvolgendo l’Isola in questa primavera: Noble Jump
della Nato, Joint Stars della Difesa e Mare aperto. Uomini,
donne e mezzi pronti per una serie di simulazioni all’aeroporto
di Decimomanni, nei poligoni di Teulada, Capo Frasca e Quirra e
nelle acque marittime circostanti. A marzo, inoltre, l’Isola
era stata coinvolta nell’operazione Volpe bianca, esercitazione
internazionale degli alpini. Una lunga giornata per i manifestanti: appuntamento a
Villasor alle 14, poi la partenza del corteo poco dopo le 15 e
la marcia in direzione Decimomannu. Non ci sono stati per ora
incidenti. Il corteo, seguito da vicino dalle forze dell’ordine,
ha imboccato una stradina di campagna per avvicinarsi alla
base.. Secondo le informazioni diffuse dagli antimilitaristi, in
Sardegna insiste il 66 % del demanio militare italiano, per un
totale di 35 mila ettari suddivisi fra 170 installazioni
militari. “L’imposizione di forme di economia come quella
bellica, altamente inquinanti, generano pesanti ricadute quali
spopolamento e malattie, producendo solo pochissimi posti di
lavoro e nessuna possibilità di sviluppo”, avevano chiarito gli
attivisti nell’ultima conferenza stampa di annuncio della
protesta di questo pomeriggio davanti al comando militare di
Cagliari. (ANSA).

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