Vicino a Betlemme, nella Cisgiordania occupata, due sorelle sono state uccise e la loro madre ferita da un presunto attentatore palestinese
PUBBLICITÀEscalation di violenza tra israeliani e palestinesi a seguito di ulteriori attacchi da ambedue le fazioni.
Nella serata di venerdì un turista italiano di 30 anni è morto e almeno sei persone sono rimaste ferite in un attentato sul lungomare di Tel Aviv. La televisione pubblica Kan ha aggiunto che tre dei feriti sono cittadini britannici e uno italiano. Secondo le prime informazioni, l'aggressore avrebbe investito con l'auto un gruppo di pedoni. È stato neutralizzato mentre tentava di aprire il fuoco. Il ministro degli Esteri israeliano ha parlato di "attentato terroristico".
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato il richiamo di tutte le forze della riserva disponibili della Guardia della frontiera e ha ordinato al capo di stato maggiore di richiamare anche riservisti dell'esercito.
Qualche ora prima, due sorelle isaeliana di 15 e 20 anni (secondo quanto riferisce Reuters, con doppio passaporto, anche di nazionalità britannica) sono state uccise e la loro madre ferita, quando un attentatore palestinese ha aperto il fuoco sulla loro auto in un insediamento vicino a Betlemme, nella Cisgiordania occupata.
Pur trasportate in ospedale in elicottero, sono morte poco più tardi: il tutto è avvenuto dopo gli attacchi aerei israeliani su presunti obiettivi di Hamas nel sud del Libano.
I missili hanno colpito fabbricati agricoli nei pressi di un campo profughi palestinese vicino alla città di Qalili, uccidendo il bestiame e provocando lievi ferite ad alcuni residenti.
Questo ed altri attacchi aerei su Gaza hanno costituito una risposta al precedente lancio di molteplici razzi da parte di militanti palestinesi contro obiettivi in Israele.
La Città Vecchia è attualmente un punto focale di pellegrinaggio, con gli ebrei che celebrano la Pasqua ebraica, i musulmani che osservano il Ramadan e i cristiani che celebrano la Pasqua.
L'ampliamento del conflitto si è avuto da quando la Polizia israeliana si è scontrata con i palestinesi all'interno della moschea Al-Aqsa di Gerusalemme ed ha suscitato appelli alla moderazione da parte della comunità internazionale.
Tuttavia, l'Esercito israeliano ha promesso che non avrebbe consentito alle fazioni palestinesi di aprire un nuovo fronte in Libano.