La battaglia di Chasiv Yar: situazione in stallo. Arrivano i MiG 29 di Polonia e Slovacchia

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Di Euronews
La battaglia si è spostata a Chasiv Yar.
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Chasiv Yar, piccola città di 12.000 abitanti (in tempo di pace) ad ovest di Bakhmut, è stata presa di mira dalle forze russe per mesi già nel 2022, e ora rischia di essere assediata.
Per difenderla, i soldati ucraini sparano con obici M777 britannici.

La battaglia si è spostata a Chasiv Yar, ma la situazione nel Donbass resta in stallo. 

Le truppe russe continuano ad avanzare a nord di Bakhmut e controllano metà dell'enclave nella regione di Donetsk, ma l'esercito ucraino mantiene le sue difese, invia rinforzi e non ha alcuna intenzione di ritirare le sue truppe.

Attacchi russi e controffensiva ucraina: entrambi respinti

Nella giornata di ieri, l'amministrazione militare dell'Oblast di Sumy ha riferito di ben 186 attacchi russi, in particolare nelle comunità di Bilopillia, Shalyhyne ed Esman. Non sono segnalate vittime e feriti. 
Lo riporta il quotidiano Kyiv Indipendent

Altri 100 attacchi sono stati respinti dalle forze ucraine in tutto il Paese, già nelle prime ore del mattino, sabato 18 marzo 2023, il 388° giorno di guerra. 

Secondo "The Institute for the Study of War", in base a quanto riferito da fonti russe, l'esercito di Mosca ha respinto un attacco lungo la linea del fronte nel sud dell'Ucraina. 
Le operazioni senza successo - sempre secondo le fonti russi - sono state condotte dagli ucraini nei pressi di Polohy e Orikhiv, sulle linea del fronte della regione di Zaporizhzhia

Aerei da combattimento da Polonia e Slovacchia

Come annunciato, Polonia e Slovacchia sono i primi paesi della Nato ad annunciare che invieranno aerei da combattimento MiG 29 in Ucraina per sostenere Kiev nella guerra contro la Russia.

Nel frattempo, lunedì prossimo i ministri degli Esteri e della Difesa dell'Unione europea dovrebbero raggiungere un accordo politico su un piano per accelerare la produzione e la consegna di munizioni all'Ucraina, nonché per intraprendere appalti congiunti e aumentare la capacità produttiva dell'industria europea della difesa.