Raid nel Napoletano, vittima e ferito legati allo stesso clan

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Di ANSA
Indagini Cc sui due episodi, probabilmente collegati
Indagini Cc sui due episodi, probabilmente collegati

(ANSA) – NAPOLI, 09 MAR – E’ ritenuto vicino al clan Ranucci
Antonio Bortone, il 25enne (avrebbe compiuto 26 anni il prossimo
13 settembre) ucciso con sei-sette colpi d’arma da fuoco a
Sant’Antimo, in provincia di Napoli, in un agguato scattato in
via Solimena, di fronte alla palazzina di edilizia popolare 2B.
Anche il 29enne che ieri sera si è recato all’ospedale Moscati
di Aversa, Mario D’Isidoro (compirà 30 anni il primo maggio
prossimo) con ferite provocate d’arma da fuoco esattamente dello
stesso calibro di quella che ha ucciso Bortone, è ritenuto
legato al clan Ranucci. Inoltre il 29enne abita proprio in via
Solimena. Coincidenze che farebbero fortemente ritenere ai
carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, a quelli della
compagnia di Giugliano in Campania e alla DDA (sostituto
procuratore Daniela Varone, recatasi ieri sul posto) che i due
fatti siano collegati. Bortone è stato colpito mentre era in sella a uno scooter.
Sul luogo dell’omicidio non c‘è un sistema di videosorveglianza
e sembra che nessuno abbia visto e sentito niente. Ciononostante
i carabinieri di Sant’Antimo sono giunti sul posto dopo una
telefonata anonima che segnalava spari in quella zona. (ANSA).

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