EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

Radicali italiani, 41 bis è tortura, Onu ha ragione

Criminalità organizzata si combatte con antiproibizionismo
Criminalità organizzata si combatte con antiproibizionismo
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - ROMA, 03 MAR - "Non possiamo che condividere quanto scritto dal Comitato Onu sulla questione riguardante il cosiddetto Caso Cospito. Le violazioni dell'articolo 7 e dell'articolo 10 sono lampanti. Tuttavia bisogna nuovamente sottolineare come il 41 bis sia una forma di tortura non solo per Cospito ma per tutti i detenuti oggetto del cosiddetto carcere duro". Così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. "L'obiettivo principale dell'inasprimento del regime di detenzione - voluto ed attuato dopo l'uccisione di Falcone e Borsellino nel 1992 - era di eliminare le comunicazioni dei boss con l'esterno: possibile che questo giusto obiettivo, ancora oggi, si possa raggiungere solo attraverso la tortura dei detenuti? E poi si possono definire le oltre 700 persone in carcere duro come pericolosi criminali che hanno ancora la capacità di incidere all'esterno? E infine quali risultati ha portato il 41 bis in termini di lotta alla criminalità organizzata? A trent'anni dalla strage di Capaci e di Via D'Amelio una cosa certa la possiamo affermare: è stata sconfitta la mafia stragista corleonese ma non la criminalità organizzata nel suo complesso. La camorra, la mafia e la 'ndrangheta si combattano con l'antiproibizionismo non con la tortura", conclude. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Le notizie del giorno | 08 maggio - Serale

Criminalità informatica: reati in aumento a causa dell'intelligenza artificiale

L'Europa che voglio: lavoro e aziende, cosa farei da europarlamentare