Sisma in Turchia e Siria, aiuti da tutto il mondo. Una corsa contro il tempo per salvare ancora vite

Aiuti umanitari, personale e cani addestrati
Aiuti umanitari, personale e cani addestrati Diritti d'autore Ahn Young-joon/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Debora Gandini
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Inviati uomini, squadre di soccorso, medicine e cibo. Dall'Unione europea alla Russia, fino all'Ucraina. La grande macchina della solidarietà

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Squadre di ricerca e soccorso, aiuti umanitari da tutto il mondo stanno arrivando in Siria e in Turchia dopo il terremoto che ha fatto migliaia di vittime. Intanto il numero dei morti è destinato a crescere.

Diversi paesi dell**'Unione europe**a, ma anche la Russia e stati del mondo arabo come il Qatar e l'Algeria stanno inviando personale specializzato mentre l'Ucraina ha annunciato l'invio di 87 soccorritori.

Per il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock è urgente che gli aiuti raggiungano anche la Siria, colpita oltre che dal terremoto anche dalla guerra e da una situazione politica instabile. L'unico valico con la Turchia è stato colpito dal sisma.

"L'imperativo assoluto ora è che gli aiuti umanitari arrivino dove sono necessari. Tutti gli attori internazionali, compresa Mosca, dovrebbero usare la loro influenza sul regime siriano per garantire che non ci siano ostacoli proprio ora. Ogni minuto, ogni ora è importante per salvare la vita di altre persone," ha sottolineato il ministro degli esteri tedesco.

Secondo il servizio di protezione civile dell'Unione europea, 17 paesi membri stanno inviando otre 1100 operatori e più di 70 cani addestrati. Missioni queste potrebbero durare per molte settimane o mesi. Una mobilitazione straordinaria per un sisma considerato uno dei più devastanti degli ultimi tempi. 

L'Unione europea

Bruxelles ha attivato il proprio "meccanismo di protezione civile" per far fronte alla situazione, annunciando che squadre di soccorritori sono in partenza da Paesi Bassi, Romania, Bulgaria, Croazia, Francia, Grecia, Polonia e Repubblica Ceca, secondo quanto indicato dal commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic. Si tratta di personale specializzato nella ricerca e salvataggio in contesti urbani.

Governo italiano in azione

Anche l**'Italia** ha promesso il "massimo sostegno" alle popolazioni colpite grazie anche all’invio di ulteriori «mezzi e personale» da parte della Difesa, come ha annunciato lo stesso ministro Guido Crosetto. "Il paese si contraddistingue sempre per la sua solidarietà", ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Siamo vicini alle popolazioni della Turchia e della Siria non solo con il pensiero e col cuore - il commento del ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci - ma anche con gli aiuti concreti."

Risorse addizionali per questo articolo • Agenzie internazionali

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