La scuola britannica sul piede di guerra: in piazza per chiedere più risorse

Gli insegnanti inglesi (ma in generale il servizio pubblico) sono scesi in piazza per chiedere a gran voce più risorse da destinare alla scuola pubblica. I docenti si sono riversati nelle strade del del Regno Unito scandendo slogan e mostrando cartelli di protesta. Spronati dai sindacati e dalle vecchie glorie della sinistra, i manifestanti hanno gridato forte e chiaro le loro richieste: vogliono stipendi più adeguati e chiedono al governo migliori condizioni di lavoro.
Le richieste
"Abbiamo bisogno di essere pagati di più - dice un'insegnante di storia dell'arte - l'istruzione in generale ha bisogno di più soldi. Serve più personale e più concorrenza, anche nell'insegnamento, in modo che un dirigente scolastico possa scegliere tra 20 insegnanti non solo tra due, perchè nostri figli possano aspirare a un'istruzione di alta qualità. Abbiamo bisogno molto di più".
Le fa eco una collega che insegna francese, spagnolo e storia:
"È solo una scelta politica in realtà, perché so che i soldi ci sono. Ci sono in questo Paese, che è uno dei paesi più ricchi d'Europa. È solo che gli studenti delle scuole statali non sono abbastanza apprezzati e nessuno si preoccupa di investire nella loro istruzione".
Uno sciopero di grande impatto
Si è trattato di uno sciopero davvero oceanico, il più importante, in Gran Bretagna, degli ultimi 12 anni. Secondo i sindacati la mobilitazione ha riguardato oltre mezzo milione di manifestanti: una giornata di scuole chiuse, trasporti pubblici interrotti, ritardi generali nelle ferrovie e negli aeroporti.