Spagna: l'indagine di El Pais sugli abusi sessuali nella Chiesa

Spagna: l'indagine di El Pais sugli abusi sessuali nella Chiesa
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Di Carlos Marlasca
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Nell'ottobre 2018 il quotidiano ha avviato la prima inchiesta sul tema in Spagna. Nel giro di tre anni il giornale ha creato un database con i nomi di oltre 1.700 persone vittime di abusi

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Fernando è una delle centinaia di vittime che,in Spagna, hanno subito abusi sessuali da parte di un prete durante l'adolescenza. "Quando avevo 14 anni, un giorno di pioggia il sacerdote si è avvicinato per dirmi di salire ad asciugarmi nella sua stanza e da lì è iniziato tutto", ricorda Fernando. Gli abusi sono andati avanti per quasi un anno, lasciando ferite con cui Fernando continua a fare i conti. "C'è una distruzione della capacità di amare - confessa - una completa differenziazione tra sessualità e affetto, sfiducia, un permanente senso di colpa, una devastante paura della solitudine".

Nell'ottobre 2018 il quotidiano El País ha avviato la prima inchiesta sul tema in Spagna. Nel giro di tre anni il giornale ha creato un database con i nomi di oltre 1.700 persone vittime di abusi. In genere servono anni per corroborare le informazioni, ma il giornale ha fatto ricorso a uno strumento che ha velocizzato il lavoro. "Il motore principale è stata la creazione di una casella di posta elettronica: è stata il cordone ombelicale che ha collegato le vittime con qualcuno che potesse mettere nero su bianco la loro storia e confermarla", dice il giornalista di El Pais Julio Nunez.

La Conferenza episcopale spagnola assicura di non avere alcuna autorità sui diversi ordini in cui si sono verificati i casi di abuso. Ammette che la risposta è stata "lenta", ma che sta facendo tutto il possibile, compresa la creazione di duecento uffici per aiutare le vittime.

"Qualsiasi cosa facciano la società e la Chiesa, è un dolore che le vittime portano nel cuore e che deve essere rispettato - dice Josetxo Vera, responsabile della comunicazione della Conferenza episcopale -.  La proposta della Chiesa è di incontrare faccia a faccia le vittime per conoscere il loro caso, la loro storia, il loro nome, capire come possono essere aiutate. Sia da un punto di vista pastorale che da un punto di vista legale.

I casi accertati dalla Chiesa spagnola sono circa 500. Nel marzo dello scorso anno il Parlamento spagnolo ha incaricato Angel Gabilondo, un difensore civico indipendente, di lavorare a un rapporto sui casi di pederastia nella Chiesa cattolica e sul ruolo delle autorità pubbliche. Si tratta della prima indagine ufficiale condotta in Spagna. Il difensore civico ha istituito un gruppo di esperti indipendenti. L'impegno va oltre quanto concordato con i rappresentanti politici. "Questo rapporto serve anche ad aiutare le vittime - dice Gabilondo - in modo che possano riconoscersi e vedere che verranno prese misure per chiarire le responsabilità e ottenere anche una riparazione".

Gabilondo spera che la Chiesa spagnola mantenga la sua promessa di collaborare e contribuisca a delineare un quadro completo dei crimini commessi.

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