Petrolio e inquinamento, la malasorte di abitare a Zharrës in Albania

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Di Euronews
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Il caso di Zharrës in Albania: 2.000 abitanti con problemi di salute a causa dell'inquinamento prodotto dall'industria petroifera

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L'impatto ambientale è un concetto che non fa breccia in Albania, soprattutto se contrapposto agli interessi economici delle imprese petrolifere. 

Gli abitanti di Zharrës, a due ore di macchina dalla capitale Tirana, vivono in un paesaggio apocalittico e puzzolente, punteggiato di pozzi petroliferi che perdono e di serbatoi di stoccaggio arrugginiti, con il suolo annerito dalle fuoriuscite di greggio che si infiltrano nell'acqua. 

Qani Rredhi, direttore dell'Associazione per la protezione ambientale di Zharrës, definisce meglio i contorni di una vera e propria emergenza ambientale: "Nel complesso un'area di oltre 18.000 metri quadrati è fortemente inquinata dal greggio a causa di infrastrutture abbandonate da più di 25 anni, con effetti dannosi sull'ambiente e sulla salute degli abitanti."

Nella sola Zharrës, a pochi passi dalle case, ci sono circa una dozzina di pozzi gestiti dall'Albpetrol, di proprietà dello Stato, la maggior parte dei quali ha mezzo secolo di vita. 

"Abbiamo tutti problemi di salute", dicono i 2.000 abitanti del villaggio che vivono a stretto contatto con l'industria petrolifera.

Milita Vrapi abita a Zharrës e conferma: "È proprio così, abbiamo tutti problemi di salute. Proprio questa mattina, l'aria era molto pesante, ho iniziato la giornata vomitando. Ed è la stessa cosa ogni due o tre giorni, vertigini, nausea, mal di testa e stanchezza persistente."

La mancanza di misure di sicurezza è inquietante, dicono le associazioni per i diritti umani.
Il Ministero dell'Energia del Paese ha dichiarato che le autorità sono determinate a risolvere i problemi ambientali posti dall'industria petrolifera.

Nonostante l'Albania produca solo 4,6 milioni di barili di greggio all'anno, utilizzati per produrre bitume per le strade, i danni sono ingenti. 

In più, il Paese dispone di grandi riserve, stimate in quasi 3miliardi di barili, anche se deve importare tutta la benzina da quando la sua unica raffineria è stata chiusa nel 2019.

Nel frattempo, la Shell ha annunciato una "significativa scoperta di greggio leggero" a Shpirag, nel sud dell'Albania.

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