La difesa della democrazia in Bielorussia finisce alla sbarra. ha preso il via il processo in cui sono imputati il Nobel Bialiatski e i suoi collaboratori.
Ha preso il via a Minsk il processo all'attivista bielorusso Ales Bialiatski, covincitore del Premio Nobel per la Pace 2022. A dare l'annuncio è stato il gruppo per i diritti umani Viasna, da lui stesso fondato nell'ambito delle attività a difesa della democrazia .
La difesa della democrazia
Bialiatski è comparso con i suoi piu stretti collaboratori, Valentin Stefanovich e Vladimir Labkovich, anch'essi detenuti, nella gabbia riservata agli imputati. Sono stati imprigionati dopo le massicce proteste anti-regime del 2020, in seguito all'autoproclamata vittoria delle elezioni presidenziali di Alexander Lukashenko, al potere dal 1994.
Il proselitismo del movimento è stato gradualmente disinnescato da arresti di massa, esilio forzato e dalla cattura di attivisti, giornalisti e leader di ONG.
L'Occidente ha adottato sanzioni contro Minsk, che contianua peró a godere del sostegno di Mosca.
La vittoria del Premio Nobel
Viasna , il principale gruppo bielorusso per i diritti umani fondato da Bialiatski nel 1996, è anche co-ricevente del Premio Nobel per la pace 2022, insieme ad altre due organizzazioni per i diritti umani, Memorial (Russia) e il Centro per le libertà civili (Ucraina).
I vincitori, provenienti dai tre principali stati protagonisti del conflitto in Ucraina, sono stati premiati per il loro impegno a favore dei "diritti umani, della democrazia e della coesistenza pacifica" di fronte alla dittatura dell'autoritarismo.