La Corte suprema degli Stati Uniti conferma il Title 42: la legge anti-migranti

Dei migranti siedono in un rifugio al confine tra gli Stati Uniti e il Messico a Ciudad Juarez. 19 dicembre 2022.
Dei migranti siedono in un rifugio al confine tra gli Stati Uniti e il Messico a Ciudad Juarez. 19 dicembre 2022. Diritti d'autore Christian Chavez/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Di Ilaria Federico
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Gli Stati repubblicani hanno spinto per mantenere in vigore la misura sanitaria di emergenza introdotta dall’ex presidente Donald Trump per espellere i migranti entrati illegalmente nel Paese dal Messico

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Nonostante le basse temperature, circa 1.500 migranti attraversano ogni giorno la frontiera tra il Messico e il Texas, secondo gli agenti di frontiera presenti a El Paso, località di confine.

I giudici della Corte suprema degli Stati Uniti hanno deciso di mantenere in vigore il ‘Title 42’, ovvero la misura sanitaria di emergenza introdotta dall’ex presidente Donald Trump per espellere, in nome della lotta al Covid-19, i migranti entrati illegalmente nel Paese dal Messico, anche i richiedenti asilo.

Una misura “repubblicana”

La misura era stata adottata nel marzo 2020 da Donald Trump per combattere la pandemia da Covid-19. L'amministrazione Biden vorrebbe revocare il decreto, ma gli Stati repubblicani del Paese, 19 in totale, ritengono che annullare l’ordinanza provocherebbe una crisi ancora più grave alla frontiera, con arrivi in massa di migranti.

Il decreto permette alle autorità di espellere immediatamente i migranti arrivati alla frontiera, senza permettere a coloro che potrebbero averne il diritto di presentare una domanda di asilo. Secondo i dati ufficiali, questo dispositivo è stato utilizzato più di due milioni di volte dalla sua entrata in vigore nel 2020. Una chiara violazione delle leggi internazionali, secondo le organizzazioni per la protezione dei migranti.

La fine dell'applicazione della misura era prevista per il 28 dicembre.

"Credo che un gran numero di persone cercherà adesso di attraversare illegalmente punti diversi, penso che i migranti passeranno attraverso le montagne e da ovunque ci sarà la possibilità di passare", sostiene Elias Rodriguez, direttore dell’associazione texana che aiuta i migranti, Hope Invasion.

"Se niente cambia nelle prossime ore, sarà il caso di fare qualcosa d'illegale", spiega una migrante venezuelana.

La lotta tra Biden e i Repubblicani continua

A giugno, la Corte suprema deve nuovamente pronunciarsi su questo dispositivo, dopo aver ascoltato le motivazioni dei Repubblicani, che hanno richiesto un'udienza a febbraio per chiarire le loro posizioni. 

Cinque giudici su nove hanno deciso di lasciare in vigore la misura. Uno dei giudici conservatori scelti da Donald Trump, Neil Gorsuch, ha inaspettatamente votato contro, spiegando che "il Title 42 è stato istituito per rispondere ad una crisi sanitaria, e la crisi migratoria non è una crisi sanitaria".

Il senatore repubblicano della Louisiana, Bill Cassidy, si è espresso su Twitter diversamente: "Cancellare il Title 42 avrebbe peggiorato la crisi alla nostra frontiera, e la Casa Bianca sembra voler lasciarlo accadere. Lieto di vedere questo intervento della Corte suprema per preservare [il Title 42], ma abbiamo bisogno di una soluzione permanente".

Martedì 27 dicembre, la Casa Bianca ha immediatamente reagito alla decisione della Corte suprema, affermando che bisogna rispettarne la decisione. "Title 42 avrebbe dovuto essere revocato da tempo, ma abbiamo bisogno di una riforma migratoria più profonda" ha spiegato il presidente americano. Nel frattempo si prepara a "gestire il confine in maniera sicura, ordinata e umana quando il decreto verrà revocato", ha commentato Biden attraverso la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

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