Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Amnesty: "In Russia libertà di espressione e associazione sotto attacco"

Manifestazioni in Russia per la libertà di parola
Manifestazioni in Russia per la libertà di parola Diritti d'autore  Pavel Golovkin/Copyright 2019 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Pavel Golovkin/Copyright 2019 The AP. All rights reserved.
Di Debora Gandini
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Nuovo rapporto dell'Ong sulla situazione in Russia Stando ai dati non sono presi di mira solo i media. Anche i cittadini e le organizzazioni che agiscono come osservatori sono soggetti a repressione

PUBBLICITÀ

In Russia la libertà di espressione e di associazione è sotto attacco. A rivelarlo un nuovo rapporto di Amnesty International. E stando ai dati non sono presi di mira solo i media. Anche i cittadini e le organizzazioni che agiscono come osservatori sono soggetti a repressione.

Amnesty afferma che il clima è peggiorato dal ritorno al potere del presidente Vladimir Putin nel 2012. Da allora la situazione si è deteriorata sempre di specie di più fino all'avvelenamento e all'arresto nel 2020 del principale oppositore Alexei Navalny, da allora detenuto in carcere.

Natalia Prilutskaya, ricercatrice di Amnesty International per l’Europa Orientale e l’Asia centrale fa notare che "Navalny è stato ritenuto dal Cremlino un individuo pericoloso, un soggetto che potrebbe potenzialmente fare leva sul malcontento e guidare una protesta per sfidare le politiche e le pratiche del governo e le sue leggi. Ecco perché c’è tutto questo interesse a tenerlo isolato.”

Mosca e i diritti negati

Dall'invasione dell'Ucraina a febbraio, il controllo delle informazioni è stato essenziale per il regime russo. Secondo Amnesty l'esclusione dei media indipendenti e degli osservatori dei diritti umani è un chiaro segnale che il governo può controllare quasi completamente la narrativa del conflitto e persino vietare l'uso della parola "guerra".

E’ quindi essenziale secondo la ricercatrice di Amnesty, Natalia Prilutskaya, sostenere la società civile russa e condannare le azioni di Putin: “Se la comunità internazionale tace, rafforza la repressione. Il silenzio cristallizza quella sorta di "consenso" nella società di cui Putin e il suo governo si vantano delle loro azioni”.

Intanto gli operatori dei media e i difensori dei diritti umani stanno facendo del loro meglio lavorando in un contesto complicato e pericoloso. Il tutto nella speranza che un giorno ci sia informazione libera ed equilibrata per la società russa.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Putin vuole incontrare Zelensky ma solo a Mosca, Kiev: proposta inaccettabile

La Tv russa mostra una fabbrica di droni suicidi Geran, ripresi dagli Shahed iraniani, con adolescenti al lavoro per costruirli

Suicida ministro dei Trasporti licenziato da Putin per i raid ucraini che hanno bloccato aeroporti