Condanna ad un mese di reclusione ed uno in libertà vigilata per l'attivista e il suo complice, rei di aver attaccato, pur coperto dal vetro protettivo, il famoso dipinto raffigurante "La ragazza con l'orecchino di perla"
A L'Aia, nei Paesi Bassi, un uomo è stato condannato a un mese di reclusione ed uno in libertà vigilata per aver attaccato, pur coperto dal vetro protettivo, il famoso dipinto raffigurante "La ragazza con l'orecchino di perla".
In questo modo, l'attivista, di nazionalità belga, voleva protestare contro l'utilizzo del petrolio.
"Delibero - sentenzia il giudice - di non trovare altra pena appropriata che quella detentiva, inoltre penso che, per quanto mi riguarda, questa pena vada scontata immediatamente".
Un complice che ha filmato gli eventi al museo Mauritshuis ha ricevuto la stessa condanna: il tribunale non ha accolto la richiesta dell'accusa, che aveva chiesto quattro mesi di carcere.
"Questa è stata una mia idea - dice l'attivista - nessuno mi ha costretto a farlo, mi assumo tutte le responsabilità dell'accaduto: capisco che a nessuno piaccia, ma penso che a molte più persone non piaccia quando accadranno ancor più disastri naturali".
"La ragazza con l'orecchino di perla", datato 1665, è considerato il dipinto più famoso di Johannes Vermeer.
Più recentemente, diverse opere d'arte sono diventate oggetto di proteste da parte di attivisti per il clima.