Nessun vincitore in Brasile, si va al ballottaggio

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Di Alberto De Filippis
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Lula avrebbe dovuto fare un sol boccone di Bolsonaro, ma sfiora la vittoria ottenendo il 48% dei voti. Bolsonaro promette "una vasta maggioranza" per intascarsi la vittoria al secondo turno

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Il giorno della verità in Brasile non è ancora arrivato, ma è stato rinviato al 30 ottobre, quando il candidato alla presidenza del partito dei lavoratori Luiz Inácio Lula da Silva e il presidente in carica Jair Bolsonaro si confronteranno nella sfida decisiva per la guida del Paese. L'ex presidente ha ottenuto il 48,3%, esattamente cinque punti in più rispetto al suo avversario. Quando il risultato era chiaro Lula ha promesso battaglia. "Il ballottaggio è solo un tempo supplementare", ha affermato. Bolsonaro ha invece annunciato "una vasta coalizione" da mettere in campo per il prossimo voto. 

Secondo gli analisti a pesare sul voto ha pesato il ruolo degli indecisi. Il tasso di astensione del 20,94% avrebbe danneggiato maggiormente Lula secondo loro. 

Gli altri voti

Oltre al Presidente e al Vicepresidente della Repubblica, i brasiliani sono stati chiamati a eleggere i governatori di 27 Stati (compreso il distretto federale di Brasilia), i 513 membri eletti della Camera dei Deputati e un terzo degli 81 Senatori, e le camere di rappresentanza a livello statale. 

Gli analisti sostengono che il Partito Liberale di Bolsonaro è pronto a conquistare il maggior numero di seggi alla Camera dei Deputati. Al Senato, i candidati della PL e i gruppi alleati hanno vinto almeno 14 dei 27 seggi in palio.

Tra i nuovi membri del Congresso ci sono due controversi ex ministri di Bolsonaro: l'ex ministro dell'Ambiente Ricardo Salles, che ha lasciato il governo per sospetta corruzione, e Eduardo Pazuello, criticato per la sua gestione del suo portafoglio nel picco della pandemia di Covid-19. La lista bolonarista per il Senato comprende l'ex calciatore Romario, che è stato rieletto, e Marcos Ponte, ex astronauta ed ex ministro della Scienza che ha spodestato l'alleato di Lula Marcio Franca, favorito dai sondaggi.

Il candidato del bolsonarista Claudio Castro è stato eletto governatore a Rio de Janeiro. Ma la sorpresa più grande è arrivata da San Paolo, lo Stato più popoloso e ricco del Brasile, con la vittoria al primo turno di Tarcisio Freitas, ex ministro delle infrastrutture, che era secondo nei sondaggi.

Freitas (PL) è arrivato primo, davanti a Fernando Haddad, secondo classificato di Lula ed ex sindaco della megalopoli di San Paolo, sconfitto da Bolsonaro nelle elezioni presidenziali del 2018. I due si affronteranno per il governatorato al ballottaggio il 30 ottobre.

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