La sinistra radicale riceve il leader della sinistra francese che dice: "Sono qui per aiutarvi a combattere il fascismo"
Jean-Luc Melenchon entra a gamba tesa nella campagna elettorale italiana. Il leader della sinistra radicale francese è sbarcato al Quadraro, quartiere popolare di Roma, invitato da Potere al Popolo, per sostenere i candidati dell'Unione Popolare la composita lista dei partiti che sperano di entrare in parlamento alle prossime politiche del 25 settembre. Un'amicizia politica rinnovata fra la sinistra radicale italiana e quella francese, ma anche una brutta gatta da pelare soprattutto per l'ex premier Giuseppe Conte.
Melénchon non avrebbe mai detto, come raccontato da alcuni organi di stampa, che "Conte non è vera sinistra e non dovrebbe accreditarsi del sostegno del tribuno francese", ma è un fatto che i Cinquestelle, guidati dall'avvocato di Volturara Appula, che stavano lentamente recuperando sostegno a sinistra, hanno ricevuto un brutto colpo da quello che credevano essere l'amico d'oltralpe. Melénchon, nelle sue parole, è sceso in Italia per aiutare a combattere i fascisti e i Cinquestelle non farebbero parte della galassia che li combatte.
Sembrano passati eoni da quando Luigi di Maio, fuoriuscito cinquestelle oggi con una sua lista, visitava l'esagono a sostegno dei Gilet Gialli.
La lista dei partiti antisistema è comunque lunga. Complottisti, no vax, antieuropa e capipolo vari, sono un universo composito. Quello che sembra avere più chance è Italexit, fondato nel 2020 dal senatore Gianluigi Paragone (ex Movimento 5 stelle) sul modello del Brexit party britannico, che si attesta su posizioni sovraniste ed euroscettiche.
Secondo gli ultimi sondaggi, Italexit, che proverà a partecipare alle prossime elezioni con la dicitura Italexit-per l’Italia con Paragone, potrà contare al proporzionale sul 2,6% delle preferenze (ma sembra in risalita), un risultato che gli permetterebbe di avvicinarsi alla soglia di sbarramento fissata al 3% e ottenere seggi in Parlamento.