Francia contro la riforma pensionistica che penalizza molto le donne

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Di euronews
La Francia in piazza
La Francia in piazza   -  Diritti d'autore  AFP

I sindacati francesi continuano a battersi contro la riforma delle pensioni che innalza l'età minima di pensionamento da 62 a 64 anni. L'8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, è stato vissuto con uno spirito femminista. Da Marsiglia, il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchen, ha ricordato che la riforma graverà moltissimo sulle spalle delle donne.  "Ed eccoci ancora una volta in un momento in cui l'8 marzo corrisponde a una lotta globale del nostro popolo: il diritto alla pensione e il rifiuto della pensione a 64 anni, sapendo che quelle che pagheranno il prezzo più alto per questa riforma sono le donne", ha spiegato Mélenchon.

Tutti in piazza a Parigi

A Parigi gli studenti hanno bloccato i cancelli d'ingresso della facoltà di Scienze Politiche. Tra loro, molte donne indignate come Colette, studentessa a SCience-Po che spiega a chiare note:  "Sappiamo che le donne oggi sono molto più preoccupate dalla frammentazione delle carriere e che, di conseguenza, saranno ancor più discriminate da questa riforma perché penalizza è proprio le  carriere frammentate. E abbiamo anche un ministro che lo ha riconosciuto, anche il governo ha riconosciuto il fatto che è penalizzante per le donne, quindi è particolarmente importante sottolinearlo oggi".

Le dolenti note dalla Gare de Lyon

Lo sciopero ha ancora colpito pesantemente il traffico ferroviario, che sconta gravi disagi. Dalle stazioni parigine parte un solo convoglio nazionale su tre. Il Paese fatica a recuperare i ritardi.