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Vaiolo delle scimmie. L'OMS: "Le categorie a rischio riducano i partner sessuali"

Vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie in una clinica di Montreal, in Canada
Vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie in una clinica di Montreal, in Canada Diritti d'autore  Graham Hughes/Copyrighted
Diritti d'autore Graham Hughes/Copyrighted
Di Euronews
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"Per battere il vaiolo delle scimmie bisogna giocare d'anticipo". L'Organizzazione Mondiale della sanità: "Le categorie più a rischio riducano i partner sessuali"

"Informazione, consapevolezza e responsabilità". La ricetta dell'OMS contro il vaiolo delle scimmie

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"Contro il vaiolo delle scimmie, il migliore rimedio è ridurre rischi di esposizione". L'Organizzazione Mondiale della Sanità si rivolge in particolare ai soggetti statisticamente più a rischio e, agli uomini che abbiano relazioni sessuali con altri uomini, consiglia di ridurre il numero dei propri partner. "Questa è un'epidemia che può essere fermata se i Paesi, le comunità e i singoli individui si informano, prendono sul serio i rischi che comporta e adottano le misure necessarie per fermare la trasmissione e proteggere i gruppi più vulnerabili", ha detto il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Ci si informi e si prendono sul serio. Per fermare questa epidemia dobbiamo anzitutto proteggere i gruppi più vulnerabili
Tedros Adhanom Ghebreyesus
Direttore generale dell'OMS

I vaccini si moltiplicano, ma tanti dati mancano

Noto sotto la sigla MVA-BN, un vaccino contro il vaiolo delle scimmie è stato approvato in in Canada, Unione Europea e Stati Uniti. Nell'attesa che studi più approfonditi forniscano ulteriori dettagli su efficacia e numero di dosi necessarie, altri due vaccini sono già allo studio

Per quanto non venga attualmente considerata una malattia sessualmente trasmissibile, il 98% dei casi di vaiolo delle scimmie finora recensiti, riguarderebbero uomini che hanno rapporti con altri uomini. Da qui, la raccomandazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a un tracciamento dei contatti, simile a quello adottato per il Covid. Degli oltre 18.000 contagi contati su scala mondiale in oltre 75 paesi, quasi i due terzi sono stati registrati in Europa.

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