"Dalla Russia un gioco potere". Berlino attacca Mosca per il taglio alle forniture di gas. Il Cremlino: "Colpa delle vostre sanzioni"
Berlino attacca Mosca sul gas: "Un gioco di potere"
"Quello della Russia è un gioco potere". Ira di Berlino contro Mosca, all'indomani della stretta di Gazprom sulle forniture tramite North Stream: un ulteriore taglio del 50%, che in seguito alla riapertura col contagocce dopo il recente stop, porta ad appena un quinto i flussi garantiti dal gasdotto. Dal Cremlino rimandano la palla al mittente: "La carenze degli approvvigionamenti dipendono dall'Europa - ha detto un portavoce -. Le sanzioni ci impediscono di garantire la manutenzione necessaria".
La portavoce del governo tedesco: "Non ci lasceremo impressionare"
Una versione però respinta dal governo tedesco. "La turbina c'è ed è stata sottoposta a manutenzione - la replica della portavoce Christiane Hoffmann -. Quindi, dal nostro punto di vista, non vediamo più alcun ostacolo. Quello a cui stiamo assistendo è più che altro un gioco di potere, ma non ci lasceremo impressionare".
"Aumenteremo i nostri export di energia elettrica". L'Ucraina tende la mano
A tendere la mano all'Europa è intanto proprio l'Ucraina. Per aiutarvi a "resistere alle pressioni energetiche di Mosca", ha detto il presidente Zelenskyi nel suo video quotidiano, aumenteremo le nostre esportazioni di energia elettrica nei vostri confronti.
Il piano UE per ridurre consumi e dipendenza energetica
Appena martedì era arrivata la mossa dell'Unione Europea che, preparandosi ai tagli russi e per ridurre la dipendenza energetica da Mosca, in vista dell'inverno ha concordato un piano per ridurre il consumo del gas del 15%.