(ANSA) – MILANO, 30 GIU – L’offerta “di un prodotto musicale
ritenuto difforme dai modelli auspicabili resta coperto dal
diritto fondamentale di manifestazione del pensiero e può essere
accostata ad una misura di prevenzione personale solo se
connessa alla consumazione abituale di delitti, di cui mancano
gli estremi”. E’ solo uno dei passaggi con cui il Tribunale di
Milano ha respinto una nuova richiesta di “sorveglianza
speciale” per un anno per il rapper 21enne Baby Gang, nome
d’arte di Zaccaria Mouhib, molto noto alle cronache nell’ultimo
periodo, “sotto contratto da parte di una major musicale” con
guadagni milionari e “circa 800mila follower sui social
network”.
E’ la seconda volta, dopo lo scorso marzo, che la Sezione
misure di prevenzione del Tribunale milanese boccia una
richiesta di questo genere da parte della Procura, spiegando che
il giovane non è “socialmente pericoloso”, anche perché “il suo
certificato penale riporta l’unico precedente per fatti commessi
all’età di 15 anni”. I giudici Rispoli-Cernuto-Pontani,
accogliendo le tesi difensive del legale Niccolò Vecchioni,
smontano uno ad uno i nuovi elementi portati dall’accusa per
chiedere la misura, tra cui una presunta resistenza a pubblico
ufficiale “nell’aprile di quest’anno” quando venne fermato per
un controllo assieme ad un amico. Quest’ultimo è già stato
processato e assolto e, dunque, una sentenza “ha stabilito
l’insussistenza del fatto”.
Tra l’altro, scrivono i giudici, “il livello dei controlli” a
cui il 21enne è sottoposto porta ad “escludere che questi sia
attualmente coinvolto nell’uso delle armi, negli spacci e nelle
violenze di cui tratta nelle canzoni”. E non basta contestargli,
aggiungono, “atteggiamenti ‘sfidanti’” di cui si parla
nell’istanza di misura. (ANSA).
Nessuna 'sorveglianza' per il rapper Baby Gang, 'fa musica'

Giudici bocciano istanza,'non è modello ma c'è liberta pensiero'
Di ANSA