Il partito conservatore perde due seggi nel sudovest e uno al nord
Un'altra batosta per il primo ministro britannico Boris Johnson. Alle elezioni suppletive il suo partito conservatore ha subito due sconfitte schiaccianti nel sudovest.
Nei collegi di Riverton e Honiton i liberaldemocratici hanno ribaltato i Tories che hanno perso anche nella circoscrizione di Wakefield, nel nord dell’Inghilterra,dove è tornato a vincere il principale partito d’opposizione, quello laburista.
Le reazioni
Secondo il leader laburista Keir Starmer, "il voto conferma che il paese ha perso fiducia" nel primo ministro e che il partito di BoJo "sta implodendo". Mentre per Ed Davey, numero uno dei LibDem, si tratta di una sveglia indirizzata agli stessi deputati Tory i quali, alla luce del Partygate e di altri passi falsi imputati al governo, dovrebbero a suo dire "fare finalmente la cosa giusta e silurare" la leadership di Johnson.
Lascia il presidente
E si è dimesso con effetto immediato il presidente del partito conservatore Oliver Dowden: "Un’assunzione di responsabilità per la sconfitta elettorale", ha detto.
Queste sconfitte "sono l'ultima di una serie di pessimi risultati per il nostro partito", ha scritto Dowden in una lettera a Johnson, aggiungendo che "non possiamo andare avanti come al solito".
Le elezioni si sono svolte giovedì dopo le dimissioni di due parlamentari travolti da scandali a sfondo sessuale.
La sfiducia scampata
Due settimane fa il premier ha superato il voto di fiducia, pure se con una valanga di no: i deputati conservatori gli hanno rinnovato il loro mandato con 211 voti a favore, e 148 contrari. Per vincere, Johnson aveva bisogno del consenso del 50% dei deputati più uno, quindi almeno 180 voti favorevoli.
Ciò significa che più del 40% dei parlamentari conservatori ha votato contro Johnson, che resta a Downing Street, seppur indebolito dalla divisione nel suo partito.
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