Rilasciato ma a rischio processo, il Cardinale che spaventa Pechino

Il cardinale Zen rilasciato. Ma sarà processato in base alla legge sulla sicurezza nazionale
Rilasciato su cauzione, ma a rischio processo, uno dei prelati cattolici più noti in Asia e più invisi a Pechino per il suo attivismo in favore della democrazia. Oggi novantenne, con il suo impegno militante, il vescovo emerito della diocesi di Hong Kong, cardinale Joseph Zen, è da molti chiamato nell'ambiente "la coscienza di Hong Kong".
Il cardinale Zen accusato per la creazione di un fondo in favore dei manifestanti
Cardinale dal 2006, il religioso per anni era regolarmente sceso in strada con i manifestanti che rivendicavano più libertà e democrazia. "Collusione con delle forze straniere", l'accusa che gli viene ora rivolta retroattivamente dalle autorità di Hong Kong. Nel mirino, un fondo, sospeso dal 2020, che aveva creato per garantire sostegno legale, morale e finanziario alle persone arrestate o ferite, nel corso delle manifestazioni iniziate nel giugno 2019 e poi stroncate l'anno successivo, con l'istituzione della legge sulla sicurezza nazionale.
Un arresto per inviare un messaggio a Pechino?
Intervenuto a pochissimi giorni dall'elezione di John Lee alla guida dell'esecutivo di Hong Kong, l'arresto sembra voler rassicurare Pechino sulla linea del nuovo governatore. Da allora, la diocesi di Hong Kong ha ribadito il suo sostegno allo stato di diritto e auspicato che si continuerà a godere della libertà religiosa, ma il Cardinal Zen non ha rilasciato alcun commento.