Seul apre a Pyongyang: "Aiuti economici in cambio della denuclearizzazione"

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Di Euronews
Il nuovo presidente sudcoreano, Yoon Suk-Yeol.
Il nuovo presidente sudcoreano, Yoon Suk-Yeol.   -  Diritti d'autore  LEE JIN-MAN/AFP

C'è un nuovo presidente alla guida della Corea del Sud. L'investitura di Yoon Suk-Yeol segna il ritorno al potere del partito conservatore, dopo una parentesi di 5 anni in cui al palazzo presidenziale sedeva Moon Jae-in, del partito Democratico.

Fino a un anno fa, Yoon Suk-Yeol era ancora alla guida della procura, da cui ha condotto numerose indagini su figure di spicco, come l'ex presidente della Repubblica Park Geun-Hye, accusata di corruzione. 

Apertura al dialogo in cambio della denuclearizzazione

Ora, tra le priorità per il neo presidente c'è la sicurezza economica del Paese, ma soprattutto il rapporto con l'ingombrante fratello nord-coreano. Durante il suo discorso di insediamento, Yoon Suk-Yeol ha dato segni di apertura verso Pyongyang, condizionati però a un impegno effettivo della Corea del Nord in materia di denuclearizzazione. "Malgrado i programmi sugli armamenti nucleari della Corea del Nord rappresentino una minaccia non solo per la nostra sicurezza e per quella del nordest asiatico,la porta al dialogo rimarrà apertain modo da poter risolvere pacificamente la questione", ha dichiarato Yoon. 

I programmi sugli armamenti nucleari della Corea del Nord rappresentino una minaccia per la sicurezza.
Yoon Suk-Yeol
Presidente sud-coreano

Se Pyongyang "intraprendesse sul serio un processo per completare la denuclearizzazione, siamo pronti a collaborare con la comunità internazionale per presentare un piano audace che possa rafforzare notevolmente l'economia del Nord e migliorare la qualità della vita della sua gente", ha affermato il neo presidente.

Un segno di distensione importante, ma che potrebbe non essere ascoltato a Pyongyang, dove l'aggressività cresce. La Corea del Nord ha portato a termine 15 test balistici dall'inizio dell'anno, un record.