Alta tensione tra Israele e Palestina

La polizia israeliana in azione con gas lacrimogeni a Burqa, in Cisgiordania
La polizia israeliana in azione con gas lacrimogeni a Burqa, in Cisgiordania Diritti d'autore Nasser Nasser/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Di Euronews
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Scontri a Gerusalemme, raid israeliani nei villaggi della Cisgiordania dopo l 'ondata di attentati. L 'ultimo episodio è un bombardamento su Gaza in risposta al lancio di un razzo

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Gli scontri tra israeliani e palestinesi non accennano a diminuire e anzi si intensificano: l'ultimo episodio è un bombardamento aereo effettuato dall'aviazione di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza, in risposta al lancio di un razzo attribuito ad Hamas, l 'organizzazione paramilitare islamista che controlla la Striscia.

Razzi e bombardamenti

L'attacco è avvenuto nelle prime ore di martedì 19 aprile e ha coinvolto un presunto deposito di armi di Hamas. L'organizzazione ha affermato di aver usato la sua "difesa antiaerea" per cercare di contrastare il bombardamento, che non avrebbe provocato vittime, secondo testimoni e fonti locali sentite dalle agenzie internazionali.

L'azione è una rappresaglia condotta in risposta al lancio di un razzo dalla striscia verso il territorio di Israele, avvenuto la sera precedente, il primo dall'inizio di gennaio. Il missile è stato intercettato dallo scudo missilistico "Iron Dome", secondo quanto afferma l'esercito israeliano, 

**I raid in Cisgiordania **

Momenti di tensione si vivono anche nell'altro territorio palestinese, la Cisgiordania, geograficamente non contiguo alla striscia di Gaza. Qui l'esercito israeliano sta conducendo da giorni raid nei villaggi e nelle città, in cerca di complici dei recenti attentati in Israele che hanno ucciso 14 persone dal 22 marzo, due dei quali sono stati perpetrati a Tel Aviv da giovani palestinesi della Cisgiordania. Le autorità di Tel Aviv hanno annunciato l'arresto di cinque persone in una di queste operazioni di "antiterrorismo".

In parallelo, la polizia interviene spesso contro palestinesi accusati di aggredire coloni israeliani o di colpire direttamente le forze dell'ordine. Tra questi episodi, una protesta palestinese contro una marcia di nazionalisti israeliani verso il sito di Homesh, un insediamento evacuato da Israele nel 2005 e i cui coloni chiedono la ricostruzione, che si trova vicino al villaggio di Burqaa.

Solo nella giornata del 19 aprile, la Mezzaluna Rossa palestinese ha riportato 45 feriti a Burqaa. In totale, finora, almeno 25 palestinesi sono stati uccisi dai militari in incidenti o operazioni israeliane, secondo le informazioni raccolte dall'Associated Press. Tra le vittime non ci sarebbero soltanto persone coinvolte negli scontri, ma anche una donna disarmata e un passante.

Scontri a Gerusalemme

Anche Gerusalemme è teatro di tensioni, sin dal venerdì che segnava la festa ebraica di Pessach e un grande raduno per il mese del Ramadan, sacro ai musulmani. Più di 150 palestinesi sono rimasti feriti negli scontri con le forze israeliane durante il fine settimana presso la Spianata della moschee, che ospita ogni giorno decine di migliaia di fedeli, ma in determinate fasce orarie è meta di pellegrinaggio anche da parte degli ebrei.

La situazione rimane tesa dentro e intorno alla Spianata delle moschee, in particolare dove sorge il Monte del Tempio, luogo sacro per l'Islam, ma anche per l'ebraismo. Varie organizzazioni della destra nazionalista israeliana hanno programmato una grande marcia intorno alla Città Vecchia di Gerusalemme, non autorizzata dalla polizia. 

Questa compresenza e gli interventi della polizia israeliana durante il Ramadan hanno suscitato un'ondata di rabbia tra alcuni palestinesi. La Spianata delle moschee "rimarrà prettamente islamica", sostiene Hamas. Mentre il Jihad islamico palestinese, principale gruppo islamista armato dopo Hamas, che però non amministra alcun territorio, ha minacciato una nuova escalation militare.

"Non possiamo più tacere su ciò che sta accadendo a Gerusalemme e nella Cisgiordania occupata", ha affermato Ziad al-Nakhale, il leader di questo movimento che, secondo l'intelligence israeliana, dispone di migliaia di combattenti e razzi a Gaza.

Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Ned Price ha espresso preoccupazione per queste tensioni, che potrebbero crescere nei prossimi giorni.

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