A causa delle scarse precipitationi, la compagnia statale serba Elektroprivreda ha registrato, a marzo 2022, un calo del 30% della produzione di elettricità, rispetto ai primi tre mesi del 2021 e del 6% in meno rispetto alle previsioni di questo periodo. Del resto, non piove. Neppure in Serbia...
Il lago artificale Zavojsko, vicino a Pirot, nell'est della Serbia (non lontano dal confine con la Bulgaria), in questi giorni è praticamente secco.
Il livello dell'acqua è al minimo e la situazione non è affatto migliore in altri impianti serbi di accumulazione, necessari per il funzionamento delle centrali idroelettriche del Paese.
Secondo gli idrologi, una delle ragioni dell'allarme idrico è il sensibile calo delle precipitazioni, che va avanti dalla scorsa estate.
Spiega l'idrologo Dejan Vladiković:
"In tutta l'Europa e in tutto il bacino del Danubio, è evidente la mancanza di precipitazioni e lo scioglimento molto lento della già poca neve esistente, il che significa che per avere un accumulo maggiore è necessaria più neve e persino qualche ciclone, con molta pioggia: 40-50 litri per metro quadro ad ogni episodio di precipitazione, ogni volta... Ma anche questa volta non è successo".
Oltre alla siccità, la mancanza d'acqua nei serbatoi di riserva è stata influenzata anche dall'aumento della produzione di elettricità nelle centrali idroelettriche.
Il professor Nikola Rajaković, presidente dell'Associazione dei lavoratori dell'energia in Serbia, ci tiene a precisare: "La debole produzione nell'energia termica ha portato a forzare la produzione nelle centrali idroelettriche, il che è abbastanza naturale. Se si ha gli accumuli pieni, si è potenti in termini di elettricità, e questa produzione forzata, in alcuni segmenti e in alcune parti, ci ha portato ad avere dei livelli di acqua davvero bassi".
In risposta a Euronews, la compagnia statale Elektroprivreda Serbia ha dichiarato che le centrali idroelettriche serbe hanno prodotto 2,8 miliardi di Kilowattora di elettricità nei primi tre mesi di quest'anno, il 30% in meno rispetto al 2021 e il 6% in meno di quanto previsto per questo periodo del 2022.
La Serbia riceve un terzo dell'elettricità totale dalle sue centrali idroelettriche. Tuttavia, quando i serbatoi sono vuoti, la centrale idroelettrica non può lavorare a pieno regime.
Questo è esattamente quello che è successo in Albania, che produce tutta la sua elettricità in due sole centrali idroelettriche.
Su un totale di 12 turbine, solo due sono attualmente in funzione: così il governo albanese ha deciso di ridurre notevolmente l'illuminazione pubblica, un modo "green" (ma forse non sufficiente) per risparmiare.
➡️ Buone letture, per saperne di più: Crisi energetica e sviluppo rinnovabile in Serbia