Manifestazione nella capitale della Bosnia-Erzegovina, a 30 anni dall'inizio dell'assedio di Sarajevo, con un pensiero per l'Ucraina. La sindaca di Sarajevo, Benjamina Karic: "Pensavamo che la guerra non potesse più accadere in Europa, invece..."
Anche Sarajevo sta con l'Ucraina.
Davanti dal Teatro Nazionale, gli abitanti della capitale della Bosnia hanno ricordato cosi il 3**0esimo anniversario dell'inizio - il 5 aprile 1992 - dell'assedio** delle forze serbo-bosniache a Sarajevo, durante la famigerata Guerra dei Balcani.
Un connubio di bandiere gialloblu, gli stessi colori che accomunano Ucraina e Bosnia-Erzegovina.
Dal palco, ha tuonato Benjamina Karic, sindaca di Sarajevo, che all'inizio dell'assedio della sua città aveva solo un anno di vita (è nata nel 1991). .
L'assedio di Sarajevo, durato 44 mesi, quasi quattro anni, provocò la morte di oltre 11.500 persone, compresi 1.600 bambini e adolescenti.
L'incaricato d'affari dell'ambasciata ucraina in Bosnia, Sergey Minijlo, ha ringraziato il popolo bosniaco per l'appoggio.
La giornata del ricordo di Sarajevo, impossibile da dimenticare, si è conclusa con l'esibizione della violoncellista Belma Alic.
La musica come simbolo di pace.