Dopo l'incontro di ieri di Zelensky con i primi ministri di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, riprendono oggi i colloqui tra i funzionari di Mosca e Kiev. Capitale ucraina nel mirino russo, coprifuoco fino a giovedì mattina
Altri attacchi ai quartieri residenziali di Kiev.
E ora, nella capitale ucraina, vige il coprifuoco, dalle 8 di ieri sera fino alle 7 del mattino di giovedì.
Ai cittadini è stato ordinato di rimanere al chiuso in luoghi sicuri, possibilmente nei rifugi.
Il sindaco della città, l'ex campione di pugilato Vitali Klitschko, ha definito "pericolosissima" la situazione a Kiev.
Poco prima del coprifuoco, i cittadini di Kiev si sono messi in coda davanti ai supermercati per fare scorta di generi alimentari e medicinali.
Mykola Vasylinko, 62 anni, è in coda al supermercato.
"Siamo arrivati da Chernihiv, la situazione là è molto peggiore. Questa non è Chernihiv, che hanno cercato di cancellare dalla faccia della Terra. Bombardano le zone residenziali, mirano soprattutto ai palazzi".
Dopo un primo corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol, città ancora sotto assedio, chi è riuscito a fuggire dalla città ha ricevuto aiuti umanitari, soprattutto cibo.
Circa 20.000 persone hanno potuto lasciare Mariupol, secondo le autorità. Le condizioni della città sono state definitite "catastrofiche".
Notizie non ancora verificate sostengono che le truppe russe abbiano preso possesso di un ospedale proprio a Mariupol, tenendo circa 500 persone in ostaggio, tra cui un centinaio di medici
Notevoli sforzi per portare in salvo i civili e consegnare gli aiuti sono in corso in tutto il paese.
A Sumy, città di 250.000 abitanti vicino a Kharkiv, le organizzazioni della Croce Rossa stanno svolgendo un lavoro molto impegnativo, ma indispensabile.
I colloqui tra Ucraina e Russia riprendono oggi, con flebili speranze. Almeno per il cessate il fuoco.