La presidente della Banca Centrale europea, Christine Lagarde, non nega l'impatto devastante della guerra tra Russia e Ucraina sulle attività economiche della Zona Euro. Inflazione rivista verso l'alto (5,1%), PIL per il 2022 ricalcolato verso il basso (3,7%)
È una verità scomoda per la Zona Euro: "L'invasione russa dell'Ucraina influenzerà negativamente l'economia della Zona Euro e ha già aumentato significativamente l'incertezza".
Questa è l'opinione della presidente della Banca Centrale europea (BCE), Christine Lagarde, intervenuta alla conferenza stampa organizzata nella sede di Francoforte, in Germania.
Dopo aver espresso pieno supporto al popolo ucraino, perché "l'invasione russa è uno spartiacque per l'Europa", il discorso di Christine Lagarde è centrato sui problemi economici e finanziari:
"La guerra Russia-Ucraina avrà un impatto materiale sull'attività economica e sull'inflazione, attraverso l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, l'interruzione del commercio internazionale e una fiducia più debole".
La BCE ha rivisto dal 3,2% al 5,1% le sue previsioni di inflazione per quest'anno, il livello più alto dalla creazione della moneta unica europea.
Inoltre, le previsioni di crescita del PIL per il 2022 vengono abbassate dal 4,2% al 3,7%.