L'intervento della presidente della Banca Centrale europea, Christine Lagarde, sferza i mercati. L'aumento dei tassi - non accadeva da 11 anni - prova a scongiurare un'altissima inflazione nella zona-euro. Obiettivo: riportare al 2% l'inflazione (dopo il 2024). Ma le previsioni di crescita calano
Il Governing Council's Meeting della Bce ad Amsterdam sancisce la fine del denaro a basso costo illimitato nella zona euro.
Per la prima volta in dieci anni, la Banca Centrale Europea alzerà di 25 punti base i tassi di interesse, seguendo le orme di altre banche centrali, come quella britannica e quella statunitense.
Lo farà a luglio, costretta da un nemico planetario: l'inflazione.
La presidente della Bce, Christine Lagarde (66 anni), si è espressa così nel suo discorso.
La Bce pone così fine a un decennio di tassi di interesse in calo. Il rialzo dei tassi di luglio sarà il primo in 11 anni, periodo in cui i tassi di interesse sono stati storicamente bassi.
Da giugno 2014, il tasso sui depositi presso la Banca Centrale è negativo.
Previsioni di inflazione
La Bce prevede che l'inflazione raggiunga il 6,8% nel 2022, per poi rallentare al 3,5% nel 2023 e rimanere al 2,1% nel 2024, ancora al di sopra del suo obiettivo del 2%.
La guerra in Ucraina ha fatto salire i prezzi in Europa, soprattutto nei Paesi del nord e dell'est (i più vicini alla Russia e all'Ucraina).
Per contenere il fenomeno, la Bce ha posto fine al "quantitative easing" (strategia di politica monetaria messa in atto per affrontare la crisi del 2008 abbassando i tassi di interesse, aumentando l'offerta di moneta e incrementando i prestiti a consumatori e imprese).
La presidente della Bce, Christine Lagarde ritiene appropriato un ritmo graduale, ma costante, per ulteriori aumenti dei tassi di interesse a partire da settembre.
Cosi facendo, però, le previsioni sulla crescita sono inevitabilmente ridotte.
Bce: "Non interverremo sullo spread"
La Bce "non tollererà" episodi di frammentazione finanziaria nell'area euro che mettano a rischio la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi, e se necessario potrà dispiegare nuovi strumenti. Ma "non c'è alcuno specifico livello dei tassi delle obbligazioni o dei prestiti, o degli spread sui bond che attiverà questo o quell'intervento".
Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, assicurando che la Banca Centrale europea ha l'intenzione di "prevenire che si concretizzino rischi".
Nel decidere come reinvestire i bond che la Bce ha in bilancio, "alcuni di noi sono interessati non solo alla flessibilità, ma anche a come possiamo sostenere le misure di finanziamento necessarie contro il cambiamento climatico".
"Le decisioni di reinvestimento potrebbero essere ispirate anche da questa esigenza", ha dichiarato Lagarde.
Bce: "Stop all'acquisto dei titoli"
La Bce, che ha deciso di terminare gli acquisti netti di bond dal 1 luglio, intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati con il programma 'App' "per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse" e, "in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria". I reinvestimenti dei titoli comprati con il programma pandemico 'Pepp', invece, proseguiranno "almeno sino alla fine del 2024".