"L'Ucraina è dei nostri e la vogliamo dentro". Vera apertura, messaggio a Mosca o spiraglio in politichese? Le parole di Ursula von der Leyen alimentano le speranze di Kiev. Pressing del presidente ucraino e appello di Polonia e altri paesi dell'ex blocco sovietico per una procedura urgente
Ucraina subito nella UE: boomerang per Putin, rompicapo per Bruxelles
Paradossale boomerang per Putin, che vorrebbe allontanarla dalla Nato, ma ormai anche rompicapo per le istituzioni europee, superate da circostanze e dichiarazioni. La richiesta, sottoscritta dal presidente Zelensky, di istituire una procedura speciale che consenta all'Ucraina di accedere immediatamente all'Unione Europea si scontra con la realtà di meccanismi lunghi e complessi.
"Sì a una procedura urgente". Pressing di repubbliche baltiche e paesi dell'ex blocco sovietico
Particolarmente rapida, l'integrazione della Finlandia ha richiesto quattro anni. Più del doppio, quella invece delle repubbliche baltiche. Tempistiche necessarie a complesse verifiche su funzionamento delle istituzioni e rispetto di democrazia e diritti umani, su cui alla luce delle straordinarie circostanze, alcuni sarebbero però ora pronti a derogare. Proprio i presidenti delle repubbliche baltiche, insieme a quelli di Polonia, Bulgaria e altri paesi dell'ex blocco sovietico, hanno sottoscritto un appello con cui appoggiano la richiesta ucraina di accedere immediatamente all'Unione.
Barroso: "Da Kiev ambizione legittima, ma come fare?"
"La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che l'Ucraina è dei nostri. - ha ricordato, l'ex presidente della Commissione, José Manuel Barroso - Non c'è dubbio, in effetti, sul fatto che l'Unione Europea la vorrebbe a pieno titolo e al più presto fra i suoi membri. La domanda è però: come fare? Gli ambiti di cooperazione sono già numerosi e molto estesi. Ritengo quindi che sarebbe del tutto legittimo sostenere l'ambizione dell'Ucraina, nel momento in cui il Paese fosse pronto a entrare nell'Unione".
Vera apertura, messaggio a Mosca o spiraglio in politichese? La UE superata dalle parole di Ursula von der Leyen
Ad aprire il dossier di un eventuale ingresso urgente dell'Ucraina nella UE, un passaggio di un'intervista rilasciata dalla presidente della Commissione Europea, proprio ai nostri microfoni. "L'Ucraina è una dei nostri e la vogliamo dentro", le parole incriminate di Ursula von der Leyen. Vera apertura, messaggio a Mosca o semplice spiraglio in politichese, Kiev ha comunque ormai messo il piede nella porta e le istituzioni europee con le spalle al muro. Anche in caso di eventuale malinteso - alla luce di equilibri geopolitici e guerra in corso - sarebbe ormai impossibile qualsiasi rettifica o marcia indietro.