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Siria: Mustafa e padre sono in Italia, nuova vita a Siena

Il cardinale Lojudice, 'Spero di essere il primo a incontrarli'
Il cardinale Lojudice, 'Spero di essere il primo a incontrarli'
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Di ANSA
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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(ANSA) - SIENA, 21 GEN - Mustafà al-Nazzal, il bambino di cinque anni nato senza arti per colpa di un bombardamento aereo in Siria, e suo padre Munzir, cui è stata amputata la gamba destra, protagonisti dello scatto 'Hardship of Life' che ha fatto il giro del mondo diventando immagine simbolo del dramma siriano, sono da questa sera in Italia. L'arrivo al Leonardo da Vinci con un volo di linea da Istanbul di Mustafà insieme con la mamma Zeynep, il papà Munzir e le due sorelline. Ad attenderli delegati del Sipa. Siena, in una gara di solidarietà senza precedenti, li ha adottati e gli darà una nuova vita. Bologna e la scienza sperano di tornare a farli camminare. Munzir e Mustafa sono i protagonisti dello scatto 'Hardship of Life', che ha fatto il giro del mondo diventando immagine simbolo del dramma siriano. Mustafa è arrivato con la mamma Zeynep e le due sorelline. Siena si prenderà cura di loro grazie all'impegno dell'Arcidiocesi e del cardinale Augusto Paolo Lojudice, insieme alla Caritas. "Appena arrivano li incontrerò. Spero di essere il primo a incontrarli - ha detto Lojudice -. E' la Chiesa che li accoglie e in questo caso mi sento di rappresentarla tutta la Chiesa". (ANSA).

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