In attesa del summit tra il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, venerdì a Ginevra, Biden, Macron e Scholz lanciano avvertimenti a Putin
In attesa dell'incontro tra il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov di venerdi a Ginevra, le tensioni Washington-Mosca restano altissime.
Questa la situazione militare: da novembre, la Russia ha accumulato circa 100.000 militari vicino al confine con l'Ucraina.
In queste ore, la società tecnologica Maxar Technologies ha raccolto nuove immagini satellitari di una serie di luoghi-chiave nella Russia occidentale, dove ulteriori truppe e attrezzature delle forze di terra sono state recentemente schierate.
Un altro segnale di attacco imminente?
Biden: "La Russia pagherebbe un caro prezzo".
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di non credere al fatto che Vladimir Putin voglia davvero una guerra totale in Ucraina e che pagherebbe un "caro prezzo" se andasse avanti con un attacco militare.
Macron: "Serve un nuovo piano di sicurezza da proporre alla Russia"
In questa escalation di tensione, il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato l'Unione europea a elaborare rapidamente un nuovo piano di sicurezza e ha esortato ad avere un "dialogo deciso e schietto" con la Russia.
L'intervento di Macron al Parlamento europeo:
"Queste prossime settimane devono portare a una proposta europea per costruire un nuovo patto di sicurezza e stabilità. Dobbiamo costruirlo tra europei, prima di condividerlo con i nostri alleati all'interno della NATO e poi proporlo nella trattativa con la Russia".
Scholz: "I confini non si spostano con la forza"
In collegamento con il World Economic Forum di Davos (Svizzera), il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che dopo anni di tensioni crescenti, "rimanere in silenzio non è più un'opzione ragionevole".
Le parole di Scholz:
"Questo è il motivo per cui stiamo parlando con Mosca ad una serie di diversi livelli, sul nostro impegno per l'integrità territoriale dell'Ucraina e sul principio chiave del nostro comune ordine di pace europeo: i confini non devono essere spostati con la forza".
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita a Kiev dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in ha promesso all'Ucraina 200 milioni di dollari in più di aiuti militari di fronte ai piani aggressivi di Putin.
Il Cremlino ribatte: dagli Stati Uniti vogliamo garanzie sulla non espansione della NATO in Ucraina e in altre repubbliche ex sovietiche.
Ma Washington non ci sente.