L'Assemblea nazionale spaccata sul pass vaccinale, che renderebbe obbligatorio il vaccino nei luoghi pubblici
Il presidente francese Emmanuel Macron vuole infastidire ("emmerder" in francese) i non vaccinati. Lo dice senza mezzi termini e con una parola non molto elegante, in un'intervista a Le Parisien. Apriti cielo, si scatena la polemica. E il popolo francese si divide. La Francia intanto ha segnato un altro record con 335mila nuovi contagi nelle ultime 24 ore.
Quella di Macron non è stata una svista, ma una parola ben ponderata, dato che l'intervista è stata rivista dal suo staff prima della pubblicazione. Peraltro "emmerder" (che in francese è una parolaccia) era già stata usata nel 1966 dall'allora presidente Georges Pompidou, per accusare l'apparato burocratico di "infastidire" i cittadini.
Con le presidenziali in primavera e con il probabile candidato Macron in testa ai sondaggi, i suoi rivali non potevano perdere l'occasione per attaccarlo.
Per la candidata conservatrice Valérie Pécresse, Macron ha mostrato "una totale mancanza di empatia" verso i non vaccinati. "Non spetta al presidente della Repubblica separare i francesi in buoni e cattivi. Dobbiamo accettarli così come sono, dirigerli e unirli senza insultarli", ha detto la rappresentante del partito repubblicano al canale CNews.
Per il candidato della sinistra Jean-Luc Mélenchon, la sua "volgarità" prova che "non si è mai considerato il presidente di tutti".
Intanto l'assemblea nazionale è spaccata sull'approvazione del pass vaccinale, che renderebbe obbligatorio il vaccino in tutti luoghi pubblici. Il governo vuole introdurlo dal 15 gennaio.
Tra i difensori di Macron, c'è il suo ex primo ministro Édouard Philippe: "Quello che è chiaro è che quello che voleva dire è stato capito", ha detto a France 2.