Le vittime erano in viaggio da Istanbul a Skopje. La causa della morte dei passeggeri è l'incendio scoppiato a bordo del bus
Almeno 46 persone sono morte in Bulgaria nello schianto di un autobus che trasportava cittadini della Macedonia del Nord.
A bordo vi erano 53 persone e solo 7 sono state recuperate ancora in vita.
Nel mezzo, che proveniva da Istanbul e si dirigeva a Skopje, viaggiavano anche 12 bambini.
Secondo una prima ricostruzione il mezzo si sarebbe rovesciato prendendo fuoco, ma non è ancora chiaro se le fiamme siano partite prima o dopo l'incidente.
Sarebbe stato il fuoco la causa della morte dei passeggeri, incapaci di aprire le porte per scendere dall'autobus avvolto dalle fiamme.
Tutto è avvenuto sull'autostrada, 40 km a sud della capitale Sofia.
"E' una tragedia. Non sappiamo se tutte le vittime siano della Macedonia del Nord, ma siamo portati a crederlo perché l'autobus è immatricolato nel nostro Paese", ha detto il primo ministro macedone Zoran Zaev, presentando le proprie condoglianze ai familiari delle vittime.
In Bulgaria, dove l'autobus è il mezzo di trasporto più usato anche sulle lunghe distanze, non sono purtroppo rari gli incidenti mortali.
Le reazioni
Boyko Rashkov, ministro dell'Interno bulgaro:
"Non ho mai visto una cosa simile in vita mia. La gente è ammassata, sono tutti bruciati! Non sappiamo chi è chi. Non sappiamo quanti sono. Dobbiamo identificarli e sarà molto difficile".
Zoran Zaev, primo ministro della Macedonia del Nord:
"Lascerò agli esperti bulgari il compito di indagare e analizzare quale sia la ragione di questa tragedia. I nostri compagni che sono rimasti in vita avranno il loro ricordo di ciò che è successo".
Prof. Ivan Poromanski, Direttore dell'ospedale "Pirogov" di Sofia:
"Tutti i sette sopravvissuti sono qui. Le loro ferite non sono così gravi, sono stabili e non c'è pericolo di vita"
Stefan Yanev, primo ministro della Bulgaria:
"L'unica cosa che possiamo fare ora è chiedere scusa per la perdita e il dolore delle famiglie che hanno perso i loro parenti. La Bulgaria lavorerà ancora duramente attraverso tutte le istituzioni che sono responsabili della sicurezza e dell'indagine".